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L'EVENTO
22 Novembre 2023 - 06:30
Dai cosmetici realizzati con scarti di mela, alla farina di grillo anti inquinamento amata dagli chef stellati, dallo screening anti-radiazioni all’Intelligenza artificiale per la diagnosi precoce dei tumori. Queste sono solo alcune delle invenzioni innovative presentate all’evento IntraprendiAmo, organizzato dal Club delle Startup di Réseau Entreprendre Piemonte (Rep) al Cap 10100 dedicato a chi fa impresa innovando. Un momento di confronto e di festa per le startup Rep, che hanno dialogato con gli attori che le hanno accompagnate e supportate nella loro crescita, sotto la regia di Giampaolo Rossi, founder della Fabbrica di Lampadine.
Lorenzo Picco, fondatore di Vortex che realizza prodotti di cosmesi naturali, si è presentato sul palco con una mela in mano, convinto che impresa sia prima di tutto “sinergia”. Dopo gli studi di design, infatti, ha capito che voleva tornare a lavorare la terra, come suo nonno. «Ho rilevato la sua azienda agricola, ma mi sono accorto che la mela, quando è imperfetta, subisce un importante deprezzamento, e quindi invece di essere buttata può essere utilizzata come sottoprodotto». Questo scarto però ha una carica antiossidante incredibile. Da qui l’idea con un amico che si occupava di cosmetici, di dare vita a una farina di mela che oggi viene usato proprio come base per prodotti di cosmesi 100% bio. Vortex, con base a Torino, ha creato il brand Naste, presente oggi in più di 130 negozi. «Attraverso lavorazioni da energie rinnovabili - spiega Picco - si ottiene un ingrediente naturalmente antiossidante grazie alla presenza certificata di nutrienti naturali. Abbiamo anche dato lavoro a 23 ragazzi appartenenti a categorie svantaggiate».
Riuscire a intercettare i tumori in anticipo grazie all’intelligenza artificiale. Sembra qualcosa di avveniristico eppure Daniele Conti ha reso possibile qualcosa di rivoluzionario che, prima, semplicemente non era immaginabile. Tre quarti delle diagnosi di tumore alle ovaie sono tardive: questo causa una elevata mortalità per questa patologia, che è la quinta causa di morte per le donne. La diagnosi precoce è l’elemento chiave per riportare le probabilità di sopravvivenza sopra al 90%. Conti è riuscito a sfruttare l’Intelligenza artificiale per una diagnosi precoce dei tumori ginecologici con un approccio innovativo. In pratica, per analizzare le ecografie ha creato una biopsia virtuale. SynDiag, con sede a Torino, crea strumenti di ginecologia digitale per sostenere i medici nell’interpretazione oggettiva delle ecografie di controllo, avviando un percorso diagnostico anticipato e di qualità, con lo scopo di ottimizzare il servizio sanitario, e salvare vite.
Nata come spin-off di UniTo e dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, i-See ha maturato una grande esperienza nella simulazione degli effetti delle radiazioni, lavorando anche in stretta sinergia con i centri oncologici più avanzati. Oggi, sviluppa simulazioni predittive ad hoc per diversi usi. La sua founder, Faiza Bourhaleb, ci tiene a precisare che «ero una ricercatrice, non un’imprenditrice. Ma via via ho capito che il mio lavoro nel campo del trattamento dei tumori e dell’healthcare poteva essere un’attività a servizio delle persone». La startup si è sviluppata con il tempo e l’esperienza. «Oggi - ha spiegato - siamo solo in cinque ma la società presenta 10 prodotti molto competitivi con le multinazionali ed è valutata in 4 milioni e mezzo di euro».
Dal mangime per animali alla farina amata dagli chef stellati. Davide Storino ha i grilli per la testa, nel vero senso della parola. Con la sua DL Novel Food di Bra ha trovato la soluzione allo sfruttamento ambientale e all’inquinamento prodotti dagli allevamenti intensivi di animali. Come? Mettendo a punto una farina di grillo dalle straordinarie proprietà proteiche. Prima destinata al mondo del pet food, e ora in procinto di sbarcare nella Gdo. «Abbiamo anche solleticato i palati di grandi chef stellati, che si sono detti entusiasti di esplorare la nostra farina di grillo» ha spiegato Storino. «Abbiamo studiato tanto, con università, centri di ricerca, mondo della zootecnica e della ristorazione, abbiamo iniziato con il cibo per animali e ora guardiamo al futuro. Essere imprenditori è essere anche innovatori, è un po’ come dare un nuovo colore a un pittore». Per lui, impresa è proprio «impegno, lavoro, dedizione e resistenza».
Un’app per far arrivare a casa propria i prodotti dei mercati di Torino. Al terzo tentativo, Andrea Scalogna è riuscito a realizzarla. «Dopo gli studi in Ingegneria a Torino ho provato diverse strade. Gli studi dicono che le startup che falliscono al primo tentativo sono il 99,99%. La prima quindi è un enorme fallimento, la seconda va così così, la terza, forse, è un successo. Per me è stato così». Oggi è a capo di Mercato Itinerante, una app semplice e circolare che fa arrivare a casa i prodotti sani, freschi e bio dai mercati di Porta Palazzo e San Salvario a Torino. «Non si tratta di un semplice e-commerce - sottolinea Scalogna - perché supportiamo le piccole realtà: aiutiamo piccoli produttori e siamo a impatto zero. Abbiamo risparmiato 6,5 tonnellate di CO2 grazie alle consegne tramite cargo bike e tramite un meccanismo di vuoti a rendere e abbiamo gestito 20 mila singoli ordini con 500 contenitori, oltre che progetti di educazione alimentare e integrazione sociale».
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