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IL CASO
11 Dicembre 2023 - 20:05
Dall’istituto Majorana al prestigioso liceo scientifico Galileo Ferraris, fino allo storico liceo classico D’Azeglio, passando per decine di altre scuole di Torino e provincia. Sono un centinaio gli istituti, soprattutto superiori, dove gli studenti sono costretti a far lezione al freddo con temperature che non superano i 17 gradi.
STUDENTI AL GELO
Stamattina i ragazzi del Natta di Rivoli hanno deciso di protestare disertando le lezioni e organizzando un presidio fuori da scuola: «Molte aule e la palestra sono senza riscaldamento, non vengono chiamati i tecnici per controllare gli impianti e viene negato che i termosifoni non vengano accesi a sufficienza» dichiarano gli studenti esasperati con tanto di cartelli e striscioni.
La protesta degli studenti del Natta questa mattina
Sempre a Rivoli continuano le lamentele degli studenti del Romero in ristrutturazione. Le scuole che segnalano problemi di riscaldamento in questi giorni non si contano più: il Bosso Monti, l’Einstein, il Cottini, l’Avogadro, il Giordano Bruno, il Majorana, lo Spinelli, il Primo Liceo Artistico, il Sommeiller, il Cattaneo, il Birago e, in ultimo, il Galfer dove gli studenti fanno sapere che il terzo piano è rimasto senza riscaldamento. Stesso discorso al Segre: qui hanno deciso di ovviare al problema indossando delle maglie termiche. Mentre al Norberto Rosa di Susa gli alunni ricorrono addirittura a più paia di pantaloni e felpe.
L'istituto Romero di Rivoli in fase di ristrutturazione
Ma al momento la Città Metropolitana segnala soltanto «due caldaie rotte, riparate sabato» al Buniva di Pinerolo e al Faccio di Castellamonte.
BIMBI A CASA
Ma i problemi riguardano anche le scuole elementari. Sempre a Castellamonte infatti ieri mattina alla scuola primaria “Cognengo” molti bimbi sono stati rimandati a casa. Il motivo? Un guasto all’impianto della scuola, connesso alla rete del teleriscaldamento della città. «L’azienda che si occupa del servizio è intervenuta dopo la nostra segnalazione - fa sapere il sindaco Pasquale Mazza - una volta risolto il problema, i termosifoni sono tornati caldi. Domattina tutti i bimbi potranno rientrare nelle aule». Al gelo anche le classi della scuola Silvio Pellico di Chieri: lo segnalano i genitori di ragazzi di quinta.
L'IMPOTENZA DEI PRESIDI
È un dicembre particolarmente freddo anche per i presidi che si ritrovano a dover allertare con cadenza regolare la Città Metropolitana per problemi agli impianti di riscaldamento: «La nostra scuola è molto grande, ha pareti di vetrocemento e problemi di coibentazione, ma ogni volta che riceviamo delle segnalazioni le comunichiamo tempestivamente alla Città Metropolitana » spiega Brunella Buscemi, la preside del Natta, i cui studenti ieri mattina hanno protestato per chiedere una scuola di qualità.
Più agguerrito è il dirigente scolastico dell’Istituto Majorana di Torino, Giancarlo Vittone: «C’è un problema di sensori e il riscaldamento si stacca in certe parti della scuola, ma fare lezione a 17 gradi è impossibile, per questo abbiamo spostato gli studenti nei laboratori».
Le basse temperature hanno interessato anche il liceo D’Azeglio: «Abbiamo avuto 17 gradi due settimane fa perché al mattino il riscaldamento è stato spento ma il giorno dopo è tornato tutta alla normalità» puntualizza il preside del classico, Franco Francavilla.
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