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DUE DETENUTI IN OSPEDALE

Caos in carcere a causa del detenuto "Edward mani di forbice"

Come nel film, ha "trasformato" le proprie mani in lame e ha aggredito gli agenti

edward mani di forbice

Nel film "Edward mani di forbice" di Tim Burton le lame in realtà non erano armi ma strumenti per creare opere d'arte

Ancora problemi nel carcere di Ivrea a causa di un detenuto che evidentemente ha visto un po' troppe volte il film "Edward mani di forbice", tanto da prenderne ispirazione per improvvisare un'arma tanto artigianale quanto pericolosa.

A denunciare quanto avvenuto è il sindacato di polizia penitenziaria Osapp. A causare problemi, tra il 13 e il 14 dicembre, è stato «un detenuto marocchino trentaduenne, trasferito dal carcere di Biella a quello di Ivrea per ragioni di ordine e sicurezza». Il detenuto, senza alcun apparente motivo scatenante, ha minacciato gli agenti utilizzando delle lame da barba  fissate alle dita con del nastro biadesivo: inevitabile non andare con la mente al noto film di Tim Burton del 1990, anche se le lame sulle mani del protagonista - vere e proprie forbici - in quel caso non erano un'arma ma venivano utilizzate per creare bellissime opere d'arte. La realtà in carcere è ben diversa e infatti il detenuto successivamente, si è spogliato e ha cosparso il proprio corpo d’olio, facendo altrettanto anche con l’ingresso della sezione detentiva per ostacolare qualsiasi intervento da parte degli agenti. Non contento, ha preparato in una pentola una miscela di olio bollente e zucchero, minacciando il personale di polizia penitenziaria di lanciarglielo contro.

Dopo una lunga mediazione, il 32enne si è finalmente arreso ed è stato trasferito nel reparto di isolamento ma neanche questo è stato sufficiente visto che poche ore dopo, all'interno della sua cella, ha colpito un altro detenuto con un pugnale rudimentale, cercando di accecarlo. Il ferito è stato trasportato in ospedale per l'applicazione di alcuni punti di sutura.  E in ospedale è finito pure il marocchino, visto che ha concluso le proprie giornate di follia ingerendo delle batterie

Il segretario generale dell'Osapp, Leo Beneduci, ha dichiarato: «Oramai i detenuti sembrano agire impunemente, compiendo atti estremi per ottenere trasferimenti in Istituti di loro gradimento. Chiediamo l’intervento urgente della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, affinché dichiari lo stato di emergenza nelle carceri italiane ed istituisca un Commissario Straordinario al fine di ristabilire l’ordine e la sicurezza in questa grave situazione».

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