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Doppio incidente
19 Dicembre 2023 - 08:12
Due decolli separati, due cadute avvenute praticamente allo stesso momento. E due fidanzati che si sono ritrovati in ospedali diversi dopo il rispettivo incidente aereo. Con loro anche i piloti, tra cui il 38enne Paolo Rotondo che ancora rischia la vita al Cto di Torino: «Speriamo che ce la faccia, poi ci ritroveremo tutti insieme: è un miracolo che siamo tutti vivi» ha raccontato Stefano Pirilli dopo essere andato a trovare la fidanzata Antonietta Demasi in ospedale.

Resta da chiarire del tutto la dinamica con cui, domenica pomeriggio, sono precipitati al suolo i due ultraleggeri. Un doppio incidente che sembra un’incredibile casualità, visto che i passeggeri dei due velivoli sono fidanzati fra di loro. Gli aerei sono partiti e caduti praticamente insieme, anche se sono partiti da due piste diverse: l’ultraleggero è partito dal campo volo Pegasus di Busano ed è di proprietà della società che gestisce la struttura. Guidato dal 42enne torinese Nicola Fiscarelli, aveva come passeggero il 30enne Pirilli, residente a Torino. Invece la sua fidanzata 21enne, Antonietta Demasi, era a bordo del velivolo ultraleggero partito dall’aviosuperficie “Prealpi-Musinè” di Pianezza e pilotato dal 38enne Paolo Rotondo.
Il primo velivolo a cadere, intorno alle 18 di domenica, è stato quello partito da Busano e caduto a poche centinaia di metri dalla pista (anche se nel territorio di Favria): l’ultraleggero è finito in un campo, schiantandosi a terra con la fusoliera.

E’ andata peggio all’altro aereo, caduto circa 15 minuti dopo dopo aver volato fino a Savona e ritorno: l’aereo è finito sulla strada a San Gillio, andandosi a schiantare contro un palo della luce della zona industriale al confine con Val della Torre.
Le cause della doppia caduta sono ancora al vaglio dei vigili del fuoco e dei carabinieri, che al momento danno la colpa alla scarsa visibilità per quanto riguarda lo schianto di Favria. Ipotesi simile anche per San Gillio, per cui s’ipotizza che il pilota abbia calcolato male l’atterraggio alla vicina aviosuperficie di Pianezza (da cui era partito). In questo caso l’aereo è stato sequestrato insieme al tablet utilizzato come “scatola nera”.

Di certo c’è che il pilota caduto a San Gillio è ancora intubato in gravi condizioni, con traumi alla testa, al torace e al bacino: al momento la sua prognosi è riservata. Avrà bisogno di 90 giorni, invece, la passeggera che è già stata operata dopo i traumi e le fratture al bacino e alle gambe: lei è sveglia e cosciente, per fortuna. Una bella notizia soprattutto per il fidanzato, che è andato a trovarla al Cto dopo essere stato dimesso dall'ospedale di Ciriè. Era stato trasportato lì in “codice verde” all’ospedale di Ciriè: sia lui che l’altro pilota se la sono cavata con lesioni lievi.
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