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Centomila fuochi d'artificio illegali in cantine e negozi: interi palazzi a rischio di esplosione

Operazione della Finanza in vari comuni della provincia torinese: un arresto e 3 denunce

sequestro fuochi d'artificio

La Finanza ha sequestrato 1,5 tonnellate di fuochi d'artificio illegali

Mancano pochi giorni al Capodanno e, con l'avvicinarsi dell'ultima mezzanotte del 2023, aumentano le persone che stanno facendo scorta di botti e fuochi d'artificio per "salutare" l'arrivo del 2024. Un'usanza che, come sempre, scatenerà le ire delle persone più sensibili e dei proprietari di animali ma che rischia anche di essere pericolosa per l'incolumità di chi utilizza petardi più o meno grossi. Soprattutto se sono illegali, come quelli che la Guardia di Finanza ha sequestrato negli ultimi giorni in provincia di Torino: ben una tonnellata e mezza di fuochi d'artificio illegali e pericolosi che, oltretutto, erano custoditi in negozi e cantine con il rischio, in caso di incidente, di far letteralmente saltare in aria interi palazzi.

I Finanzieri del Gruppo Orbassano, attraverso il monitoraggio di noti siti web per la compravendita tra privati, hanno individuato un 27enne di Nichelino che vendeva artifizi pirotecnici illegali di produzione artigianale, altamente pericolosi, di cui il giovane, come appurato dai finanzieri, si riforniva fuori dal Piemonte, facendoseli recapitare da ignari spedizionieri che avevano consegnato il materiale ad un suo conoscente, un sessantenne di Torino.

Nel corso della perquisizione della cantina dell’alloggio del 27enne, effettuata dai militari del Corpo in Nichelino con l’ausilio degli artificieri dei carabinieri di Torino, sono stati rinvenuti gli ordigni esplosivi custoditi illegalmente risultati contenere, complessivamente, circa 24 chilogrammi di massa attiva esplosiva. Non solo: i finanzieri hanno poi intercettato presso il Centro di smistamento delle Poste di Nichelino altri 2 pacchi indirizzati al 27enne, contenenti ulteriori 11 chilogrammi complessivi di materiale analogo. Inevitabile l'arresto del giovane per detenzione illegale di esplosivi, mentre il sessantenne è stato denunciato per ipotesi di concorso nel medesimo reato.

Quella di Nichelino non è stata però l'unica operazione simile condotta dalla Finanza in questi giorni. I Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego Torino hanno infatti monitorato i movimenti di alcuni commercianti cinesi, titolari di attività commerciali e depositi a Venaria Reale e a San Maurizio Canavese, trovando oltre 100mila articoli pirotecnici, contenenti circa 1 tonnellata e mezza di materiale esplodente, custoditi nel primo caso in prossimità dell’ingresso della clientela e accanto a materiale altamente infiammabile, nel secondo caso nel seminterrato di un condominio senza cautele di sicurezza, impianto antincendio o uscita di sicurezza. Due sono i titolari delle attività, che dovranno rispondere sia dello stoccaggio illecito di materiale esplodente, sia dell’omissione di cautele contro gli infortuni sul lavoro.

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