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L'EMERGENZA
05 Gennaio 2024 - 06:30
File di barelle lungo i corridoi e nei reparti, attese infinite per essere curati e code di malati anziani, con gravi patologie, che non trovano posto nei pronto soccorso. L’influenza natalizia ha mandato ko gli ospedali torinesi che hanno esaurito i posti letto, il personale sanitario a disposizione scarseggia per le vacanze, e ora si teme il collasso.
ASL: Boom di accessi ai pronto soccorso
Gli accessi ai pronto soccorso degli ospedali Maria Vittoria, Martini e San Giovanni Bosco, «sono aumentati di ben il 25% rispetto a un periodo di normalità» fanno sapere dall’Asl che tenta di curare i malati come può, acquistando i posti letto al Cottolengo e potenziando la guardia medica. Ma non basta.
MOLINETTE: «Reparti oncologici riconvertiti per accogliere gli influenzati, mancano personale e barelle»
Al pronto soccorso delle Molinette ieri c’erano 90 pazienti in attesa di cure. E per far fronte all’emergenza la Città della Salute è stata costretta a convertire i reparti di degenza della chirurgia dei sarcomi e tumori viscerali, e della Week Surgery a reparto di degenza da destinare a ricoveri di medicina generale e specialistica. «La situazione al pronto soccorso delle Molinette è davvero seria, ci sono persone che attendono il ricovero da giorni, e manca personale sanitario e barelle» sottolinea Francesco Cartellà, delegato sindacale della Città della Salute della Cgil.
MAURIZIANO: «Casi raddoppiati»
Situazione critica anche all’ospedale Mauriziano dove ieri c’erano 50 persone in coda, in attesa di un ricovero: «In genere ce ne sono dai 20 ai 30, ma oggi (ieri ndr) ce n’erano il doppio» spiega il dottor Gaspare Dall’Acqua, direttore generale dell’ospedale Mauriziano: «Si tratta principalmente di persone anziane di età superiore a 75 anni, affetti da patologie, come il diabete e la cardiopatia, che hanno contratto l’influenza e rischiano scompensi, ma i nostri 420 letti sono tutti pieni. Ovviamente - aggiunge - queste persone ricevono comunque le cure necessarie ma non possono avere un letto finché non vengono dimessi altri pazienti. Soltanto due invece - aggiunge - i richiedenti ricovero affetti da Covid».
REGINA MARGHERITA: «Allarme bronchiolite»
Al Regina Margherita è invece allarme bronchiolite. «Il pronto soccorso è pieno e i bimbi malati devono essere portati in altri ospedali» spiega il coordinatore Cisl della Città della Salute, Antonio Patanella.
MEDICI DI BASE: «Sono in vacanza»
Oltre alla carenza di organico e di letti, a pesare è anche la tempistica del virus influenzale che quest’anno ha colpito in modo massiccio proprio nel periodo delle feste, mietendo più “vittime” dello scorso anno. In un periodo in cui vanno in vacanza, non solo i sanitari degli ospedali ma anche i medici di famiglia.
«E’ evidente che ci sia un problema di sanità territoriale, soprattutto sotto le feste con i medici di base in ferie e i pazienti che non si fidano ad andare dai sostituti preferendo di gran lunga recarsi al pronto soccorso» sottolinea il direttore del Mauriziano che lancia l’allarme in vista del futuro: «La popolazione invecchia e sarà sempre peggio. E’ necessario realizzare al più presto le case di comunità per evitare che i pronto soccorso collassino».
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