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L'INTERVISTA

«A Torino aumentano i malati, serve il nuovo ospedale della Pellerina»

Il direttore dell'Asl di Torino, Carlo Picco, commenta l'emergenza nei pronto soccorso causata dall'influenza

«A Torino aumentano i malati, serve il nuovo ospedale della Pellerina»

«Siamo in emergenza». Non gira intorno al problema il dottor Carlo Picco, direttore generale dell’Asl di Torino, che sta cercando di gestire una situazione fuori controllo a causa dell’aumento dell’influenza, negli ospedali Martini, San Giovanni Bosco, Maria Vittoria e Oftalmico.

Dottor Picco, qual è la situazione negli ospedali dell’Asl a Torino e in Piemonte?
«In Piemonte si registrano circa 1000 accessi al giorno per influenza, i posti letto sono tutti occupati e gli ospedali sovraffollati».

Com'è la situazione rispetto all'anno scorso?
«È peggiorata, e dire già lo scorso anno è stato un anno molto difficile: oggi abbiamo il 10% in più degli accessi per influenza rispetto al periodo natalizio 2022-23 e il 25% in più rispetto a un periodo di normalità».

Il Covid è un problema?
«Il Covid crea principalmente problemi di natura organizzativa, perché è necessario isolare i pazienti e quindi le procedure sono più macchinose».

Dato l’alto numero di accessi, il sistema sanitario rischia di collassare?
«Al momento reggiamo, ma a fatica».

Respingete i pazienti?
«Questo mai».

Che azioni avete intrapreso per arginare la situazione?
«Abbiamo potenziato la guardia medica a Torino del 20%, acquistato posti letto dal Cottolengo e messo in campo l’Rsa Covid».

C’è un ospedale più in difficoltà di altri ad accogliere i malati? Se sì quale e perché?
«I pronto soccorso al Martini e al San Giovanni Bosco sono stati rinnovati, mentre al Maria Vittoria ho lanciato un cantiere ma l’ospedale è vecchio e inadeguato ad accogliere i pazienti. Si fa fatica a gestire l’altissimo numero di accessi e i medici non vogliono più lavorare lì».

Quindi è urgente rinnovarlo...
«Assolutamente sì. Infatti è in cantiere il nuovo Maria Vittoria alla Pellerina».

Quando sarà pronto?
«Difficile dirlo con esattezza, ma spero tra 5 anni».

Come risponde alle polemiche che sono state mosse dai vari comitati e dall’opposizione?
«Rispondo che basta guardarsi intorno per capire qual è la situazione. I pronto soccorso sono allo stremo».

Che ne sarà del vecchio Maria Vittoria?
«Verrà dismesso, ma al momento non ci sono ipotesi di riutilizzo».

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