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Il caso

Pellerina, il comitato non si arrende: «il nuovo ospedale nell'ex Thyssen»

Presentata in Comune la proposta di delibera firmata da più di 1600 cittadini. E il referendum potrebbe finire al Tar

Protesta contro l'ospedale al parco della Pellerina

Protesta contro l'ospedale al parco della Pellerina

Cambiare la destinazione d’uso - modificando il piano regolare - e bonificare, a spese della proprietà, l’area dell’ex ThyssenKrupp per renderla idonea ad ospitare il nuovo presidio sanitario che sostituirà gli ospedali Maria Vittoria e Amedeo di Savoia.
È questo che chiede la proposta di delibera, sottoscritta da più di 1.600 cittadini, presentata questa mattina dai firmatari e membri del comitato Salviamo la Pellerina.


I firmatari della delibera presentata questa mattina durante il diritto di tribuna 


Un modo per cercare di difendere il parco Mario Carrara «in extremis» perché «se si realizzasse lì, sarebbe come se a New York costruissero un ospedale a Central Park».

Una metafora forte ma che per Roberta Contratto, prima firmataria, rende bene l’idea. L’area di circa 134mila metri quadrati che ospita gli edifici una volta utilizzati dall’Ilva Bonafous e dalla ThyssenKrupp per il comitato sarebbe la soluzione ideale. Non solo si eviterebbe il consumo di suolo (il nuovo polo ospedaliero si estenderebbe per circa 76mila metri quadrati), ma si conserverebbe uno dei polmoni verdi della Città, non costruendo sul “ghiaione” di 50mila metri quadrati che ora accoglie gli spettacoli viaggianti. «Una zona pensata come vasca di laminazione naturale - ha ricordato Contratto -, necessaria ad evitare che all’incrocio tra corso Potenza e corso Regina Margherita si formi una piscina con le forti piogge».

E poi, dove si ricostruirebbe il vicino elettrodotto? «Dicono che spostarlo non sarebbe un problema - ha detto la prima firmataria -, ma il cantiere comporterebbe una catastrofe». Al posto di quel «cadavere industriale», che continua ad inquinare il terreno con cromo esavalente e che attende di essere bonificato da 16 anni, «sarebbe bello pensare ad un ospedale con un reparto destinato alla medicina per il lavoro - ha suggerito Contratto - visto che il progetto è finanziato dall’Inail».

La presentazione della delibera arriva dopo la bocciatura del referendum - sempre volto a salvare il parco - presentato dal comitato, che sta valutando come agire nelle sedi opportune. «Cercheremo di capire come fermare la distruzione ambientale e un eventuale rischio idrogeologico dell’area».

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