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Il caso

Ospedale alla Pellerina, bocciato il referendum per il no

Secondo il comitato, che ha raccolto più di 1200 firme, è «uno schiaffo alla democrazia»

Protesta contro l'ospedale al parco della Pellerina

Protesta contro l'ospedale al parco della Pellerina

L’amministrazione Lo Russo boccia la proposta di referendum dei cittadini. Sottoscritta da oltre 1200 torinesi per impedire la costruzione del nuovo ospedale Maria Vittoria nell’area delle giostre del parco della Pellerina, per i membri del comitato nato in difesa e contro la cementificazione del polmone verde della Circoscrizione 4, è «uno schiaffo alla democrazia».
Uno stop che cerca di «affossare il coinvolgimento della cittadinanza su un tema di fondamentale importanza - si legge sul comunicato diramato dal comitato - quale l'utilizzo degli spazi destinati a verde pubblico in città» e che arriva dalla «stessa amministrazione che nel proprio programma elettorale ha promesso ai propri cittadini “zero consumo di suolo”».



Le 1270 firme raccolte dal gruppo referendario Salviamo la Pellerina, racimolate in soli due mesi e depositate il 30 agosto scorso, sono state avvolte dal silenzio fino ad oggi. Con il referendum propositivo vincolante, il comitato chiedeva di modificare la destinazione del terreno ex Thyssen, «che continua a inquinare il suolo e la falda idrica con cromo esavalente tossico e cancerogeno» e che andrebbe bonificato. È qui, in corso Regina Margherita 400, che i membri del comitato chiedono a gran voce di realizzare il nuovo ospedale. Un’area secondo loro più idonea ad ospitare il polo ospedaliero. Ma la proposta non è stata ascoltata.

Respinta «con motivazioni pretestuose ed a nostro avviso prive di fondamento – continua il comunicato – e con un colpevole ritardo che contravviene financo a quanto previsto dallo Statuto della Città e dal regolamento comunale sugli strumenti di partecipazione e i referendum. «Attraverso una propria commissione interna nega la possibilità di svolgere il referendum propositivo che avrebbe potuto fermare la costruzione del nuovo presidio ospedaliero di Torino nord sul parco della Pellerina».
Il comitato però non ha intenzione di arrendersi, anzi metterà «in atto quanto nelle nostre possibilità per rimettere in discussione questa decisione».

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