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Il riassetto di Stellantis

Fiat, chiude un altro stabilimento. Cosa succederà a 486 operai...

Lo storico motore 1.3 Multijet esce di produzione per colpa delle norme europee

Fiat, chiude un altro stabilimento. Cosa succederà a 486 operai...

Un altro pezzo storico di Fiat scompare. Stellantis, infatti, ha deciso di chiudere uno dei suoi stabilimenti più antichi, con oltre 486 lavoratori metalmeccanici che perderanno quasi certamente il loro posto. Un altro riassetto che segue la dismissione, per esempio, della ormai ex Maserati di Grugliasco e l'ottimizzazione delle risorse perseguita dall'amministratore delegato Carlos Tavares.

Lo stabilimento in questione è la storica fabbrica FCA Powertrain di Bielsko-Biala, in Polonia, dove vengono prodotti ancora oggi molti motori marchiati Fiat e dove, negli anni '70, nasceva la versione "polski" della Fiat 126, una vettura che è rimasta in vita praticamente fino a una ventina d'anni fa, prima di essere rottamata dalle esigenze del mercato e dalle norme sulle emissioni.

Proprio le norme europee sulle emissioni, secondo la stampa locale, sono la causa principale della decisione, resa nota lo scorso 3 gennaio, di avviare la dismissione della fabbrica: il glorioso motore Multijet 1.3 diesel esce infatti di produzione, non potendo essere adattato alle norme per l'omologazione Euro 6, tantomeno l'Euro 7 di là da venire. Il secondo motivo è un calo di produzione, dal momento che alcuni modelli che montavano questo motore usciranno di scena, come la 500X.

Da quanto si apprende, la produzione dei motori a benzina, però, proseguirà almeno fino a maggio. Wanda Stróżyk, presidente dell'organizzazione sindacale interimpresa di NSZZ "Solidarność" FCA Polonia, ha dichiarato soltanto "Ce lo aspettavamo", considerando il ridimensionamento degli occupati negli ultimi due anni.

Ora si apre un confronto per capire il futuro - al momento incerto - dei 486 lavoratori. Si prevedono colloqui sulle condizioni del licenziamento, con la possibilità di pacchetti di incentivi finanziari simili a quelli offerti agli impiegati di Mirafiori da Stellantis, arrivati fino a 130mila euro in cambio delle dimissioni, o l'accordo che riguarda invece gli operai delle Carrozzerie, ad alcuni dei quali l'offerta è stata di 90mila euro.

Gli scenari polacchi, però, sono certamente molto diversi - anche il livello delle retribuzioni - e rimane comunque la possibilità che molti operai possano essere trasferiti negli stabilimenti vicini di Stellantis, come quello di Tychy o Skoczów, dove vengono prodotti diversi modelli, incluso il nuovo Alfa Romeo Milano.

Il nuovo Svu con il marchio Alfa Romeo è difatti il gemello della Fiat 600 e della Jeep Avenger elettrica di cui, mesi fa, è partita la produzione proprio qui a Tychy. Uno stabilimento che rappresenta una punta di diamante per il Gruppo Stellantis, che vi ha investito qualcosa come 750 milioni di euro, per arrivare a essere il primo se non unico produttore di veicoli elettrici della Polonia, che significa - al di là della concorrenza della romena Dacia che è di Renault - un asset formidabile in tutto l'est Europa. L'altra fabbrica, a Gliwice, diventa invece parte della strategia Pro One di Stellantis, ossia quella della produzione di veicoli commerciali elettrici. 

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