Cerca

IL FATTO

Vedova rapita e portata in Romania dalla badante. Che intanto le porta via tutto

La vittima ha avuto la forza di denunciare dopo dieci anni di soprusi

Vedova rapita e portata in Romania dalla badante. Che intanto le ha portato via tutto

Foto di repertorio (Andrea Piacquadio)

Doveva prendersi cura di quell'anziana, rimasta vedova e senza figli. Invece l'ha "rapita", convincendola ad andare in Romania e a vivere lì per anni. E intanto le ha portato via oltre 300mila euro.

La protagonista di questa vicenda è una badante romena di 47 anni, finita agli arresti domiciliari con l'accusa di autoriciclaggio e circonvenzione di incapace ai danni di una signora 80enne, vedova e senza figli.

Secondo quanto ricostruito, l’anziana aveva assunto la donna per aiuti domestici e soprattutto per assistere il marito malato. Era il 2014 e l'allora 37enne si era trasferita nella loro casa di Castagnole Lanze, nell'Astigiano.

Poco dopo l'anziano è mancato e la donna è caduta in depressione (come rilevato da uno psichiatra): il "terreno ideale" per la badante infedele, che prima ha convinto la signora a sottoscrivere una procura generale a suo nome da un notaio e poi le ha fatto sottoscrivere una polizza vita da 120mila euro, di cui era l'unica beneficiaria. Quindi l’ha accompagnata in banca per farle firmare una delega ad operare sui suoi conti correnti e dossier titoli. Infine ha convinto l’anziana a fare un viaggio in Romania, da cui è tornata anni dopo: «La signora vuole conoscere la mia famiglia e vedere i posti in cui sono nata e cresciuta» avrebbe detto la badante a qualche vicino di casa.

In Romania, con l’inganno, l'anziana è finita in una casa di riposo e poi portata dalla madre della badante. E lì è rimasta, senza conoscere la lingua, con i documenti "sequestrati" e con solo un cellulare con scheda rumena e due numeri registrati: quelli delle due donne che l'avevano rapita.

Tutto questo è durato fino alla scorsa estate, quando la badante ha riaccompagnato l'80enne in Italia per questioni di salute. E le ha fatto trovare la "sorpresa": la casa di Castagnole Lanze era stata ristrutturata ed era diventata la casa di una famiglia romena amica della badante. E' stata la goccia finale, che ha restituito lucidità alla signora e l'ha spinta a denunciare tutto ai carabinieri: «Mi ha rubato la casa, mi ha strattonata e voleva riportarmi di nuovo in Romania».

A quel punto è cominciata l'indagine della polizia giudiziaria della procura, insieme ai militari e alla Guardia di finanza. Che 
ha scoperto anche un testamento olografo depositato da un notaio, in cui la vittima aveva nominato erede universale l’indagata. Ora l'atto è stato sequestrato e gli inquirenti hanno anche interrogato i vicini di casa e altri possibili testimoni.

In tutto sono state documentate indebite operazioni bancarie che hanno permesso alla 47enne di appropriarsi di 317mila euro della signora. Di questi, 149mila euro sono stati usati per comprare una tabaccheria a Santo Stefano Belbo. Ora sono partiti i sequestri, come richiesto dal giudice per le indagini preliminari. Intanto l'anziana è stata affidata ai servizi sociali ed è stata avviata la procedura per la nomina di un amministratore di sostegno: d'altronde una consulenza tecnica ha accertato che già dall’autunno 2015, era in una "condizione di suggestionabilità, vulnerabilità e fragilità psichica dovuta a una dipendenza affettiva con compromissione della capacità critica e di giudizio, con tendenza all’adozione di scelte non libere per la paura dell’abbandono". Purtroppo la condizione ideale per subire la circonvenzione d'incapace da parte della badante.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.