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Lutti, tragedie e lo scandalo-pandoro: perché la Balocco vive un incubo

Alberto ucciso da un fulmine, la sorella Alessandra indagata con la Ferragni. Per l'azienda non c'è pace

Alberto Balocco, morto nell'agosto 2022 colpito da un fulmine mentre era in bici sull'Assietta

Alberto Balocco, morto nell'agosto 2022 colpito da un fulmine mentre era in bici sull'Assietta

Le sventure iniziano nell’estate 2022. Il 2 luglio muore a 91 anni Aldo Balocco, colui che ha trasformato il laboratorio di famiglia in un’industria multimilionaria. Un mese e mezzo dopo, il 26 agosto, un fulmine uccide a 56 anni Alberto Balocco, diventato amministratore delegato dopo la morte del padre. Gli subentra la sorella Alessandra, ma fa appena in tempo a prendere le redini dell’azienda che viene invischiata nel “pandoro-gate” con Chiara Ferragni. Truffa aggravata, l’accusa. E così tra lutti, tragedie e scandali, la nostra Balocco sta vivendo un vero e proprio incubo.

Le mail dello scandalo
Il guaio più recente è anche il più “mediatico”, perché legato a Chiara Ferragni. Alessandra Balocco e l’influencer sono indagate per truffa aggravata nell’indagine per il “Pink Christmas”, il pandoro che avrebbe dovuto aiutare i bimbi del Regina Margherita. In realtà bastava leggere le mail tra la Balocco e le società della Ferragni per capire che non era così: “Per noi è importante sottolineare il sostegno al progetto benefico senza menzionare le vendite (in quanto si tratta di una donazione che non è legata all’andamento del prodotto sul mercato)”. Mail inviata il 18 novembre 2022 da Balocco al team Ferragni.

Per non parlare di quelle interne all’azienda dolciaria: “Mi verrebbe da rispondere che in realtà le vendite servono per pagare il vostro cachet esorbitante” oppure “Massima attenzione all’attività benefica che ci espone a pubblicità ingannevole se correlata alle vendite”. L’azienda di Fossano, che ha ricevuto la visita della finanza, per ora replica così: «Le recenti vicende ci hanno turbato, anche pensando ai valori che ci guidano e all’etica che ci ha sempre contraddistinto. Siamo dispiaciuti che l’iniziativa sia stata fraintesa da molti. Collaboreremo con le autorità certi che emergerà la nostra buona fede, e continueremo a impegnarci a creare prodotti di qualità da offrire ai consumatori, anche per tutelare chi è legato all’azienda, a partire dalle famiglie di chi lavora con noi».

Drammi di famiglia
Una replica che arriva nel bel mezzo della tempesta, ma in realtà le nubi sull’azienda piemontese sono comparse già due anni fa, con la scomparsa di Aldo Balocco. Il figlio Alberto, suo successore, il 26 agosto è morto insieme all’amico imprenditore Davide Vigo. Entrambi colpiti da un fulmine mentre erano in bici sull’Assietta.

Una tragedia che ha sconvolto l’azienda, le cui redini sono state prese dalla sorella Alessandra Balocco. Alessandra, nell’industria di famiglia lavorava dal 1990. Ma a un anno e mezzo dall’insediamento, ecco l’accusa per truffa aggravata, su cui indaga la Procura di Milano. Cosa rischia Alessandra Balocco (e con lei Chiara Ferragni)? Codice penale alla mano, si è punibili con la reclusione che varia da uno a cinque anni e con una multa tra 309 e 1549 euro. Nella sua replica, Balocco si definisce «un’azienda incline al lavoro ma riservata, poco esposta a livello mediatico». E invece, da un paio d’anni il nome dell’eccellenza piemontese finisce sempre più spesso su giornali, tv e siti d’informazione. E se prima era per lutti e tragedie, ora è per lo scandalo del pandoro.

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