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L'ALLARME

Arriva il mercato libero dell'energia: «Ma le bollette saranno esplosive»

Secondo Unc Piemonte ogni famiglia spenderà 700 euro in più per luce e gas

La sorpresa

Sulla bolletta spesso la sorpresa è brutta

Il passaggio al mercato libero dell’energia è vantaggioso per le aziende ma ci sono dubbi sul costo delle bollette per i consumatori che, secondo le stime fatte dalle associazioni dei consumatori aumenteranno vertiginosamente. Per l’avvocato Patrizia Polliotto, presidente del Comitato regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc): «Nel primo semestre del 2024 i torinesi sborseranno circa 700 euro in più a famiglia per pagare le utenze di luce e gas».

Scetticismo anche sul passaggio dal mercato tutelato a quello libero: «La cosa primaria nonché più importante da fare in questo momento è che i consumatori verifichino con attenzione la bontà delle offerte presenti sul mercato libero, stante la rivoluzione in atto. Ma ancor prima consiglio loro di controllare preliminarmente se rientrano nelle cosiddette categorie protette, ovvero in quei casi previsti dalle normative che per reddito, per età, per particolari fragilità possono godere di tariffe agevolate. Grande attenzione alle tariffe, dunque, e alla serietà delle aziende che offrono questi servizi essenziali».

A essere preoccupati per i rincari in bolletta sono anche i piccoli imprenditori: «Il caro bollette torna a essere un problema anche per le piccole imprese. In particolar modo quelle piccolissime costituite da una sola risorsa umana impiegata» sottolinea Luca Pantanella, presidente dell’osservatorio economico Fmpi - Federazione Medie e Piccole Imprese. «E’ il caso ad esempio del singolo artigiano, del calzolaio, del minibar, della rosticceria a conduzione personale, ove spesso casa e bottega coincidono anche per via del fatto che il contratto di fornitura è per lo più unico sia per uso domestico che professionale. Logico dunque supporre che il passaggio obbligato al mercato libero possa tradursi in uno sbalzo di budget mensile altamente volatile e altrettanto imprevedibile a titolo di incidenza  previsionale».

La presidente di Unc Piemonte, Patrizia Polliotto e il presidente dell'osservatorio Fmpi, Luca Pantanella

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