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CARO 2024
30 Dicembre 2023 - 21:00
Anno nuovo, tasche più vuote: è quello che ci attende nel 2024 secondo le associazioni dei consumatori. Perché gli aumenti previsti da domani, dalle autostrade alle bollette, dovrebbero “costarci” una spesa supplementare di mille euro: il Codacons stima 974 euro a famiglia, 1.011,26 per Federconsumatori. Poche decine di euro di differenza fra i due calcoli, con lo stesso risultato finale: «Sarà una stangata, tutti dovranno mettere mano al portafogli e andare incontro ad aumenti che, in alcuni casi, potrebbero essere particolarmente sostanziosi» mettono in guardia le associazioni.
Si parte da cibi e bevande, che registrano forti rialzi da due anni. La corsa proseguirà nel 2024, anche se con numeri inferiori: si parla di una cifra fra i 231 e i 355 euro in più a famiglia, cui si devono aggiungere aumenti anche per altri beni di prima necessità. Da domani, infatti, raddoppierà l’Iva per assorbenti, pannolini e tutti gli altri prodotti per la prima infanzia (dal 5% al 10%). E salgono pure le accise sulle sigarette, che finiranno per costare fra i 10 e i 12 centesimi in più a pacchetto.
Altro settore nel mirino è quello dei trasporti, che quest’anno ha già sofferto del caro benzina e del caro voli. Nel 2024 una famiglia media potrebbe ritrovarsi a spendere 160 euro in più, considerando che saranno più care pure le autostrade: secondo quanto deciso dal Consiglio dei ministri, l’aumento delle tariffe sarà adeguato alla crescita dell’inflazione prevista per il 2024, cioè del 2,3%. Altra nota dolente è l’Rc auto: secondo il Codacons, un nucleo con due auto spenderà 62 euro di assicurazione in più rispetto al 2023.
Ci sono poi gli adeguamenti tariffari per la telefonia, con diversi gestori che hanno già annunciato aumenti fino al 10%: Codacons calcola una maggiore spesa di 30-35 euro a famiglia, Assoutenti ipotizza addirittura il doppio. Si pagherà di più in banca (+18 euro a nucleo a titolo di servizi finanziari), tariffe locali (+60 euro per rifiuti e acqua) bar e ristoranti (+68 euro).
La buona notizia è che, al momento, non sono previsti ulteriori aumenti delle rate dei mutui (visto che la Banca centrale europea non dovrebbe più rialzare i tassi). Al contrario, preoccupa il settore dell’energia, dove «regnano pesanti incognite»: la fine del mercato tutelato del gas (fissata al 10 gennaio 2024) e della luce (luglio 2024) porterà inevitabilmente incrementi delle tariffe. La maggiore spesa potrebbe attestarsi a +220 euro annui a nucleo secondo il Codacons. Federconsumatori è ancora più allarmistica e parla di +108,87 euro annui per chi sceglie un’offerta sul mercato libero a prezzo variabile e +493,45 euro annui per chi sceglie un’offerta sul mercato libero a prezzo fisso.
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