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10 Febbraio 2024 - 23:47
I carabinieri di Torino li hanno arrestati alla stazione di Porta Susa, e non hanno opposto resistenza. Saranno trasferiti prima al carcere delle Vallette, e poi in quello di Prato i due uomini che volevano scappare dall'Italia a bordo del treno Milano-Torino. Si tratta di due pakistani di 30 e 22 anni responsabili dell'omicidio di Harpal Singh, trasportatore di 59 anni ucciso a coltellate a Prato. Il cadavere di Harpal Singh è stato trovato nelle zone industriali di Prato venerdì sera, in località Seano. I due uomini sono stati ripresi dalle telecamere della video-sorveglianza e hanno commesso l'omicidio a scopo di rapina. Dopo un'intensa caccia all'uomo sono stati presi mentre fuggivano su un treno da Milano a Torino. Gli assassini avevano rapporti di lavoro ed economici con la vittima. Gli investigatori li hanno identificati presto, hanno individuato le vie di fuga e il luogo dove sarebbero andati a nascondersi. Harpal Singh era originario dell'India, viveva a Gonzaga e lavorava per una ditta di trasporti. Non faceva solo l'autista ma aveva anche un incarico di fiducia, commerciale, per comprare e pagare merce presa nelle ditte cinesi a Prato e poi esportata all'estero. Circolava con molte migliaia di euro, per fare pagamenti e trattare il prezzo se necessario.
Venerdì il 59enne è stato assalito prima di ripartire verso Nord. Il figlio, da cui si era fatto accompagnare, lo ha aspettato per un paio d'ore vicino al camion dove la merce veniva caricata via via che era comprata e raccolta con un furgone nelle aziende prescelte. Si erano divisi i compiti. Il giovane stava di guardia al camion, il padre girava col furgone per le aziende con cui c'erano contatti e ritirava la merce, abiti a basso prezzo confezionati da operai cinesi. Quindi la scaricava e ripartiva per Prato. Tali movimenti non sono passati inosservati e i rapinatori hanno pianificato l'assalto dopo averlo pedinato. Harpal è stato trovato morto proprio dal figlio, a terra, a breve distanza dall'ultima ditta che ha visitato. Gli assalitori sono stati ripresi e i carabinieri avrebbero ricevuto un grande aiuto dalle riprese video. Non ci sono stati testimoni oculari. Il 59enne è stato colpito con più fendenti. Poi i due hanno tentato la fuga, prima di essere bloccati dai militari del Nucleo investigativo di Torino, a Porta Susa.
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