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IL CASO

Cinquecento sette tra riti e satanismo. L'allarme dell'esorcista

Preoccupa il fenomeno dopo la strage di Palermo

Cinquecento sette tra riti e satanismo. L'allarme dell'esorcista

Sette sataniche, riti esoterici, messe nere, esorcismi, angeli e demoni. Con la strage di Altavilla a Palermo, dove un padre di famiglia ha ucciso i suoi due figli e la moglie «perché credeva fossero impossessati dal diavolo», come ha riferito l’unica superstite, la figlia 17enne di origine piemontese, viene voglia di capire cosa si celi dietro un gesto tanto cruento (I due figli di 5 e 16 anni sono stati strangolati con una catena dal papà Giovanni Barreca e il corpo della moglie, Antonella Salamone, è stato bruciato e seppellito).

E soprattutto viene automatico domandarsi quanto queste realtà siano diffuse sul territorio, magari anche nell’appartamento a fianco al nostro. Sì, perché come spiega il professor Massimo Introvigne, uno dei massimi esperti italiani delle nuove religioni: «Atti di questo genere avvengono principalmente all’interno di contesti familiari».

Ma le personalità più fragili o borderline, magari persone con problemi psichici, o ragazzi giovanissimi, più sensibili degli adulti alle suggestioni, sono particolarmente esposte al richiamo dell’occulto e certi gruppi spesso si allargano. Non è un caso che in Italia esistano oltre 500 sette, con milioni di persone coinvolte. Un problema serio difficile da affrontare. Ci sta provando la Comunità Papa Giovanni XXIII coordinata dall’esorcista, don Aldo Buonaiuto, che ha istituito un numero verde “anti-setta” per aiutare le vittime, le persone coinvolte e per raccogliere informazioni sul fenomeno: «Ci telefonano 15 persone al giorno, 5mila all’anno. Le segnalazioni che crescono di più riguardano le psico-sette, cioè quelle realtà che fanno ricorso a tecniche di manipolazione mentale e adescamento con la promessa di risolvere ogni problema della vita» spiega Buonaiuto che riassume i fenomeni in tre ambiti: «Satanismo acido giovanile, satanismo del potere e satanismo apocalittico. Quello del potere - aggiunge - coinvolge persone di livello socioculturale più alto che entrano nella setta per raggiungere il successo o avanzamenti economici e di carriera: il leader gestisce e manipola gli adepti condizionando il comportamento dei singoli in virtù della sua autorità riconosciuta dal gruppo».

Una scena del celebre film "L'esorcista" del 1973

Insomma, si tratta di tanti “Dottor Faust” che decidono di vendere la propria anima al diavolo, sotto effetti manipolatori e spesso anche di droghe. Secondo il Condacos però sarebbero “solo” il 30% i seguaci delle sette sataniche, mentre l’altro 70% apparterrebbe a gruppi di altro tipo in cui rientrano anche fanatici religiosi che decidono di assumere incarichi di natura esoterica o tentano di liberare le persone dal maligno.

Certe violenze “rituali” sono tristemente in crescita nel nostro Paese. «Un fenomeno in continuo aumento è quello degli abusi rituali sui minori» spiega don Buonaiuto che lancia un allarme alle istituzioni: «Formazione e coordinamento non sono adeguati alla gravità dell’emergenza. C’è bisogno di una grande preparazione per risalire al contesto familiare e alle logiche del mondo delle sette e dell’occulto».

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