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IL TAVOLO DEL COMUNE
20 Febbraio 2024 - 18:46
Incentivi all'acquisto di auto elettriche al centro del tavolo convocato dal sindaco Lo Russo con Stellantis a cui hanno partecipato le associazioni degli industriali e le sigle sindacali che temono per l'occupazione a Mirafiori e chiedono un nuovo modello da abbinare alla 500.
Il Gruppo si è detto convinto che con l'avvio del nuovo piano incentivi italiano ci sia "la possibilità di aumentare la produzione a Mirafiori della 500 elettrica, riportandola a numeri che gli spettano per il gioiello che è. Così come il futuro di questa iconica vettura elettrica, e le sue naturali evoluzioni che arriveranno nell’ambito del Piano strategico Dare Forward 2030, sarà sempre legato alla città di Torino che va considerata come la Casa della 500".
Analogo è il ragionamento per Maserati che ha subito un calo del 21% delle vendite globali: "L’obiettivo - ha sottolineato Stellantis - è di recuperare con le vetture GranTurismo e GranCabrio del programma elettrico Folgore. La prima è già disponibile ed ordinabile in Italia e anche in altri mercati Eu. Maserati GranCabrio Folgore verrà invece lanciata entro la prima metà dell’anno in corso e subito dopo toccherà alla sua versione con motore a combustione. Due modelli prodotti a Mirafiori su cui contiamo vendite in rialzo nel corso dell’anno. Il percorso verso l’elettrificazione proseguirà nel 2025 con la nuova MC20 Folgore, il nuovo large E-uv Bev nel 2027 e la nuova generazione di Quattroporte Bev nel 2028. Tutti i modelli attualmente in produzione e quelli futuri sono e saranno 100% disegnati, sviluppati e prodotti in Italia".
Stellantis, che ha registrato ricavi netti, utile netto e un flusso di cassa industriale netto da record nell’esercizio 2023, ha ribadito il sostegno a iniziative chiave a Mirafiori nell'ambito del piano Dare Forward 2030, con l'obiettivo di trasformare il sito in un polo innovativo per la mobilità sostenibile entro il 2038, con il Battery Technology Center e l'Hub di Economia Circolare.
L'APPELLO DI LO RUSSO: "IL GOVERNO DECIDA SE PUNTARE SULL'ELETTRICO"
Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo si è detto soddisfatto dell'incontro: "E' stato confermato il piano Stellantis per Torino ma ora il governo deve dire con chiarezza se crede nella transizione elettrica" ha dichiarato il primo cittadino al termine del tavolo: "L'Italia è il fanalino di coda dei Paesi europei, con solo il 2,1% delle vendite di auto elettriche, pertanto occorre configurare al più presto un piano incentivi come avviene in tutta Europa". "Partiranno dei tavoli - ha aggiunto - in cui verranno anche coinvolti i nostri atenei per definire l'elenco delle priorità".
Presente all'incontro anche l'assessore regionale Andrea Tronzano che è intervenuto su Mirafiori: "Non si capisce perché Stellantis debba andar via da Torino. Uno dei compiti è quello di capire perché la competitività a Mirafiori è minore di quella francese".
LA REAZIONE DEI SINDACATI: "SERVE UN NUOVO MODELLO A MIRAFIORI"
"C'è una forte preoccupazione sull'occupazione a Mirafiori in cui continua la cassa integrazione, Torino è l'orgoglio dell'automotive e deve continuare a esserlo. Chiediamo pertanto che Stellantis continui a investire qui e porti a Mirafiori nuovi modelli". Così è intervenuta la segretaria Cgil Torino, Gabriella Semeraro al termine del tavolo a Palazzo Civico.
"Abbiamo manifestato le preoccupazioni in ordine alla situazione di forte utilizzo degli ammortizzatori sociali, al calo drastico della produzione, alla necessità di assegnare a Mirafiori un nuovo modello" ha sottolineato il segretario generale Uil Torino e Piemonte, Gianni Cortese: "Il tavolo odierno è stato interlocutorio. Siccome c'è un tavolo nazionale, diversi tavoli tecnici e il tentativo di costruire una piattaforma, dovremo capire se la musica delle puntate successive sarà diversa".
Si è detto "moderatamente soddisfatto dell'incontro" invece il segretario generale Cisl Domenico Lo Bianco: "Abbiamo registrato atteggiamento prudente da parte dell’azienda che ha solo ribadito la volontà di continuare ad investire anche a Torino, ma non ha fornito risposte sul possibile nuovo produttore cinese nel capoluogo regionale. Questo è solo l’inizio di un percorso importante. Ribadiamo la necessità di salvaguardare l’attività manifatturiera di Mirafiori e non solo le alte competenze".
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