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Nella circoscrizione Nord Ovest

Il generale Figliuolo capolista per il centro alle elezioni Europee?

L'idea del leader di "Torino Bellissima" Paolo Damilano - Ma c'èanche l'ipotesi delle Regionali in Piemonte

Il generale

Francesco Paolo Figliuolo

La notizia è più che mai degna di nota perché riguarda un generalissimo, più ancora di Roberto Vanncci, oggi al centro di non poche polemiche. Il militare stellato in questione è il generale Francesco Paolo Figliuolo, l’eroe del Covid e della campagna di vaccinazione di successo contro il coronavirus. È possibile, anzi, è molto probabile che Figliuolo possa decidere di scendere in campo nell’agone della politica, regionale o europea, arruolato da Paolo Damilano nella sua “Torino bellissima” che all’occorrenza potrebbe trasformarsi in “Piemonte bellissimo” o in “Europa bellissima”. Per ora si tratta solo di rumors, ma gli indizi sono più d’uno e quello più significativo è racchiuso in una proposta formulata dal consigliere comunale della compagine di Damilano, Pierlucio Firrao alla quale la giunta comunale sembra abbia risposto picche. «Torino - ha detto Firrao - nomini un commissario per la sicurezza, una figura da affiancare agli assessori competenti».

PAOLO DAMILANO

Ovviamente il nome che Firrao ha pronunciato è quello di Figliuolo. «Il generale - sottolineano lo stesso Firrao e il capogruppo di “Torino Bellissima”, Paolo Damilano sui social - è un torinese capace e stimato trasversalmente, che ha dimostrato già di saper gestire situazioni molto complesse traghettandoci fuori dalla pandemia. Siamo convinti che sarebbe in grado di risolvere anche l’emergenza sicurezza a Torino, da Barriera di Milano ad Askatasuna». La mozione richiama il provvedimento annunciato dal sindaco di Milano, Beppe Sala, ossia «la nascita di un comitato strategico per la sicurezza e la coesione sociale». Nella mozione si chiede dunque di seguire l’esempio milanese nominando un commissario, ruolo per il quale è stato indicato il nome di Figliuolo che, per ora, non sarebbe, però, ancora stato interpellato. La proposta di mozione passerà al voto della Sala Rossa, anche se la maggioranza ha già espresso le sue perplessità circa la nomina di un commissario per la sicurezza, sostenendo che «non ce n’è bisogno».

IL GENERALE FIGLIUOLO E ALBERTO CIRIO

In realtà c’è un enigma e riguarda il fatto che il generale ancora non sia stato interpellato da Damilano. Ciò appare quantomeno singolare, «prima di fare un nome, un qualunque nome, che sia un generale o altro, la correttezza istituzionale prevede che almeno la persona interessata venga sentita, altrimenti sarebbe un clamoroso autogol», malignava qualcuno in Sala Rossa. Non pare credibile, infatti che Damilano non abbia interpellato Figliuolo, anzi, il colloquio tra i due potrebbe essersi spinto oltre il ruolo palesato di commissario alla sicurezza e al generale sarebbe stato chiesto un impegno diretto in ambito politico, o per le elezioni regionali, o per quelle europee.

IL GENERALE FRANCESCO FIGLIUOLO

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