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IL RETROSCENA

Cirio allarga il campo al centro, anche Moderati e Azione per il “bis”

Entrano nel vivo le trattative e le manovre per le prossime Regionali e per il centrodestra la "corsa" per una riconferma ai piani alti del Grattacielo Piemonte è già cominciata

Cirio allarga il campo al centro, anche Moderati e Azione per il “bis”

Competenza e radicamento sul territorio, «senza prescindere dalla passione». Almeno sulle caratteristiche che dovranno avere i candidati, sembrano tutti d’accordo. Ma al piano nobile del Grattacielo Piemonte, tra l’ufficio di gabinetto del governatore Cirio e quelli dei suoi assessori, mentre entrano nel vivo le manovre per comporre la “lista civica” del presidente. E, soprattutto, il suo “listino blindato”, le bocche dei manovratori restano cucite soprattutto sui nomi.

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Quelli che dalla scorsa settimana, dopo l’incoronazione ufficiale e la riconferma del candidato di Forza Italia per il “bis” in Regione, cominciano a circolare con sempre maggiore insistenza. Un elenco di ventuno nomi a cui i più stretti collaboratori di Cirio starebbero lavorando già da mesi. Due “dossier” su cui sta operando il braccio destro del governatore e suo capo di gabinetto, Gianluca Vignale, che sarebbero ancora tutti da scrivere ampliando al massimo il ventaglio delle alleanze e del sostegno esterno. Elenchi, insomma, in cui far confluire rappresentanti della società civile, afferenti non solo al centrodestra ma ad un campo che, settimana dopo settimana, si allarga sempre più verso il centro arrivando ai Moderati, con il capogruppo Silvio Magliano e Azione.

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Oltre, naturalmente, a sindaci e amministratori locali considerati “campioni” di preferenze che potrebbero approdare a Palazzo Lascaris in quota Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. «Altro che tutto fermo, si procede a grandi falcate e senza perdere tempo» spiegano, invece, i “bene informati” che, fuori dal taccuino, confermano senza troppa reticenza le trattative in corso il partito di Carlo Calenda che, però, specie dopo l’1,4% raccolto in Sardegna a sostegno di Soru e in vista degli accordi nazionali per le Europee, sembra sempre più spaccato in Piemonte. A Torino, infatti, Daniela Ruffino e Osvaldo Napoli sarebbero gli unici a volere l’accordo, potendo contare sul sostegno nazionale del vicesegretario Enrico Costa - le cui dimissioni sono state “congelate” da Carlo Calenda - a cui andrebbero a sommarsi i militanti di Cuneo, Alessandria e Asti, mentre nelle altre province come Novara, Verbania e Biella si guarda ancora a una possibile intesa con il centrosinistra.

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A fare da collante con il centrodestra resterebbero i civici del “Piemonte Bellissimo” di Paolo Damiliano e le altre forze moderate che potrebbero sostenere Cirio, alla cui composizione sul territorio sta collaborando anche il giovane consigliere comunale di Chieri, Tommaso Varaldo, 28 anni, con ottime entrature nel mondo del volontariato e dell’impegno civico che guarda con sempre maggiore interesse ad un secondo mandato dell’attuale governatore. Un quadro ancora tutto da comporre ma i cui pezzi sono, almeno all’apparenza, già disposti sul tavolo anche se in ordine sparso. E per molti, «più che salire sul carro del potenziale vincitore, sarà l’occasione di evitare di restare incollati a quello degli sconfitti».

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