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L'ANNUNCIO

Il ministro all'Ambiente punta sui motori endotermici. Ecco cos'ha detto sull'elettrico

La rivelazione di Pichetto Fratin in vista della deadline europea del 2035

Il ministro all'Ambiente punta sui motori endotermici. Ecco cos'ha detto sull'elettrico

Auto elettriche troppo care, largo ai motori termici anche dopo il 2035, deadline stabilita dall’Europa per effettuare la transizione “green”. E’ la sintesi del pensiero del ministro all’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, intervistato a margine dell’incontro sulle comunità energetiche al Circolo dei Lettori. «Oggi un’auto elettrica costa cinque annualità di salario medio italiano, qualcuno dice che che in Germania si vendono, peccato che lì costino solo tre annualità».

Il problema quindi appare di tipo prettamente economico. «Qualcuno si lamenta della mancanza di colonnine di ricarica - ha aggiunto il ministro - ma ne abbiamo messe 50mila e ne prevediamo 120mila entro il 2030, quindi anche qui seguiamo il trend europeo».

Si discosta dall’Europa invece per ciò che riguarda le tempistiche della transizione elettrica. «Io confido molto nella scienza e non nella lunaticità dei governanti, anche se si chiamano Timmermans (padre del Green Deal europeo), di conseguenza sono convinto che entro il 2035 la tecnologia ci darà tutte le soluzioni per continuare ad avere i motori endotermici ecologici, insieme ai motori elettrici».

Un ritorno al “passato”, dunque, che potrebbe confermare le voci dell’arrivo di una nuova produzione a motore termico a Mirafiori. Considerando le lettere inviate da Stellantis ai fornitori in cui si chiede di valutare costi e capacità industriali per rispondere all’eventuale produzione di componenti auto destinate al modello 332 (Fiat 500 Bev) anche nella versione a motore endotermico per 175mila vetture l’anno».

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