l'editoriale
Cerca
il tentato omicidio
25 Marzo 2024 - 22:49
Pietro Costanzia di Costigliole, arrestato per il tentato omicidio di Mirafori
Un agguato per un debito di droga, oltre al fatto che la vittima spacciava lo stupefacente vendutogli da colui che l’ha poi gambizzato. Ma anche una vendetta per difendere il suo onore. Per punire quel giovane che voleva rubargli la ragazza. C’è tutto questo dietro ai colpi di machete che il nobile Pietro Costanzia di Costigliole ha inferto, insieme al fratello Rocco, in via Panizza a Mirafiori ai danni di Oreste Borelli. Dopo quella follia, Pietro è stato fermato per tentato omicidio in hotel, insieme alla fidanzata (arrestata per droga e scarcerata oggi), e pochi giorni dopo in manette è finito il fratello Rocco. Il tutto mentre Oreste da un letto del Cto lottava per non morire. Oggi la notizia più bella: la vittima si è svegliata dal coma ed è cosciente.
Droga e avances
Un debito di droga. Consistente. Perché Oreste Borelli (a quanto risulta dalle indagini) dalla droga era dipendente e la comprava proprio da Pietro Costanzia di Costigliole. Per farne uso e, in parte, per rivenderla. Peccato che a causa di questi continui acquisti di stupefacente la vittima si fosse indebitata col suo aggressore. Che ad un certo punto voleva i soldi, ma Oreste non li aveva. Fino a quando la vittima non ha commesso un ulteriore sbaglio: fare degli apprezzamenti a Claudia P., la ragazza di Pietro. Prima sui social e poi di persona, mostrandole il pene. Tanto è bastato a Pietro Costanzia di Costigliole per scatenare la sua furia. «Se non esci ora e te le prendi come un uomo, ti brucio casa la notte mentre dormite e appena esci ti riempio di buchi e puoi anche morire», il messaggio che Pietro ha inviato a Oreste un mese prima dell’agguato. Per placare la furia del nobile è entrata in scena Federica L., fidanzata di Oreste. Che si è messa a “trattare” direttamente con Claudia P., ragazza di Pietro. «I soldi li porto io a te», scriveva Federica a Claudia. Poi i messaggi social e l’incontro “hard” tra Oreste e Claudia. Pietro scopre tutto e insulta la ragazza: «Puttana, è finita». Claudia, disperata scrive a Federica: «Ha scoperto che l’ha tirato fuori (il pene, ndr)».
L’agguato e i fermi
Si arriva quindi alla sera del machete, il 18 marzo. Oreste viene colpito e finisce al Cto, Pietro scappa con Rocco e vanno in un’autorimessa di via Bligny, dove parcheggiano lo scooter sporco di sangue e col nastro sulla targa. Poi, usando i documenti di un amico, Pietro e Claudia vanno al Royal dove avverrà poi il blitz degli agenti. Successivamente in manette finisce Rocco, fratello di Pietro, che la sera dell’agguato guidava lo scooter e aveva bloccato Federica (in monopattino con Oreste). Il fermo di Pietro Costanzia di Costigliole è stato convalidato e il ragazzo è stato portato in carcere, mentre sulla convalida del fermo di Rocco il giudice si è riservato la decisione. Claudia P., invece, oggi è stata scarcerata perché la droga che aveva in hotel non era sua, ma del fidanzato Pietro.
Il risveglio di Oreste
Oggi pomeriggio, in tutta questa storia di faide e sangue è arrivata la notizia più bella, dall’ospedale Cto: Oreste Borelli, a cui è stata amputata la gamba sinistra, si è svegliato dal coma: i medici, infatti, l’hanno “estubato”, sciogliendo anche la sua prognosi che prima era riservata. Oreste dovrà rimanere ancora in ospedale per quattro mesi, 120 giorni in totale. Sempre nel reparto di terapia intensiva. I dottori avevano deciso di amputargli la gamba per salvargli la vita, perché l’arto era andato in ischemia. Ora, per fortuna, Oreste si è svegliato ed è cosciente.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..