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L'EMERGENZA
27 Marzo 2024 - 11:42
I sindaci delle principali città capoluogo della Pianura Padana fanno fronte comune nella lotta all’inquinamento. Una “alleanza” sancita da un impegno comune a «migliorare sensibilmente la qualità dell’aria» dopo il recente avvio di una nuova procedura di sanzione avviata dalla Commissione europea nei confronti dell’Italia «per il mancato rispetto dei relativi obblighi di legge». Sanzioni che si susseguono, quasi senza soluzione di continuità almeno dal 2002 benché negli ultimi anni il quadro abbia registrato qualche leggero avanzamento in positivo.
Quella dello smog – specie all’ombra della Mole Antonelliana – continua ad essere una grave emergenza. Non solo perché oltre a Torino, a firmare l’appello dei primi cittadini pronti a incontrarsi a Milano il prossimo 22 aprile in occasione della Giornata mondiale della Terra, sono anche le amministrazioni di Treviso, Venezia, Bologna e Milano. Una questione che all’unisono definiscono «urgente» che va affrontata «con rigore e per questo, a partire dai nostri territori, ci stiamo impegnando nel promuovere misure sempre più attente all’ambiente. È indubbio e registrato che i livelli di polveri sottili dal 2002 ad oggi siano fortemente diminuiti, ma questo non basta» scrivono Stefano Lo Russo (Torino), Giuseppe Sala (Milano), Matteo Lepore (Bologna), Luigi Brugnaro (Venezia) e Mario Conte (Treviso). «Tuttavia - aggiungono nella lettera indirizzata a tutti i primi cittadini e alle prime cittadine dei Comuni della Pianura Padana.- siamo consapevoli che anche gli interventi più drastici, se adottati singolarmente, non sono sufficienti a mitigare il problema. Quando parliamo di aria non possiamo limitarci ad indossare le lenti del perimetro comunale ma dobbiamo necessariamente considerare l'intera Pianura Padana». E anche la conclusione è più che condivisa. «Non vogliamo stare a guardare: intendiamo continuare a fare la nostra parte e lo chiediamo anche a voi. Dobbiamo fare rete per vincere la battaglia contro l'inquinamento».
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