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15 Aprile 2024 - 08:24
A Barriera di Milano un vigile ogni 2mila abitanti
Un vigile ogni 2mila abitanti nella zona di Barriera di Milano. Mentre nei quartieri di Borgo Vittoria, Lucento, Vallette e Madonna di Campagna, il numero di agenti per abitante scende ancora, quasi uno ogni 3mila persone (2.818 per la precisione). E nel centro e alla Crocetta? Qui invece gli agenti brulicano, visto che ce n’è uno ogni 976 residenti. Sono i dati comunicati dal Comune di Torino, che ha in dotazione ad oggi 1.415 vigili urbani. Che però non sono affatto distribuiti in maniera equa in tutte e otto le circoscrizioni del capoluogo piemontese, anzi. Nelle zone cosiddette “bene” della città ce ne sono pure troppi, mentre più ci si allontana dal centro città, più diventa raro avvistare un vigile in servizio in strada. Basta dare un’occhiata ai numeri: un vigile urbano ogni 1.483 persone ad Aurora, Vanchiglia, Sassi e Madonna del Pilone, uno ogni 1778 persone a San Paolo, Cenisia, Cit Turin e Pozzo Strada. E appunto, un agente della municipale ogni 2007 persone a Barriera di Milano, Barca, Regio Parco e Bertolla. Infine, nella Circoscrizione 5, dunque a Borgo Vittoria, Lucento, Madonna di Campagna e Vallette, troviamo un vigile ogni 2818 persone. Da notare infine che le ultime due circoscrizioni di Torino, cioè quelle che hanno meno vigili urbani in strada rispetto alle altre, sono abbastanza popolose come territorio (rispettivamente 104mila abitanti la Circoscrizione Sei e 121mila la Cinque).
Soluzioni? Nel prossimo consiglio che si terrà in Circoscrizione 3 (dove c’è un vigile ogni 1.778 abitanti) la Lega, nella persona della consigliera Anna Vadalà, chiederà alla presidente Francesca Troise (coordinatrice dei presidenti di circoscrizione) di farsi portavoce presso il Comune di Torino della richiesta di una distribuzione più equa delle risorse di polizia municipale in città, proporzionata al numero di residenti, al degrado e ai problemi dei vari quartieri. «Ad oggi, il criterio di distribuzione degli agenti sembra essere inversamente proporzionale alla necessità di sicurezza», afferma Vadalà.
Da notare poi che la legge regionale del 16 dicembre 1991 precisa, all’articolo 1, che «lo standard minimo previsto per i comuni capoluogo di Regione è fissato in misura non inferiore a un addetto ogni 550 abitanti». A conti fatti, in nessuna delle circoscrizioni di Torino quel numero viene rispettato, nemmeno in centro e Crocetta, dove comunque i vigili abbondano rispetto alle zone periferiche. Insomma mancano gli agenti nelle strade di Torino, anche se è una grana che non è certo iniziata sotto l’amministrazione Lo Russo, ma si trascina da tempo e coinvolge in generale tutto il personale dipendente di Palazzo Civico, che oggi ammonta a 12700 persone (anche se in servizio effettivo ce ne sono poco più della metà, precisamente 7041 unità). E con i pensionamenti, le cose non miglioreranno di certo. Del resto, era stata la stessa assessora Gianna Pentenero, oggi candidata alle imminenti elezioni regionali, a lanciare l’allarme vigili, nel luglio di due anni fa: «A Torino mancano almeno 400 vigili. Su 1600, solo 900 vanno in strada». Era, appunto, il luglio 2022, e i vigili erano 1600. Oggi sono diminuiti, perché si sono ridotti a 1415. E se un torinese ne trova uno in periferia, può quasi a gridare al “miracolo”.
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