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L'EVENTO

L'Ostensione della Sindone nel 2025 sarà riservata a mille giovani

L'annuncio dell'arcivescovo di Torino Roberto Repole: «I ragazzi hanno seti profonde, ma la società non sa dare le giuste risposte»

L'Ostensione della Sindone nel 2025 sarà riservata a mille giovani

L'Ostensione della Sindone nel 2025 non sarà per tutti ma riservata a un migliaio di giovani che frequentano le nostre catechesi. Lo ha annunciato questa mattina l'arcivescovo di Torino Roberto Repoledurante la presentazione del programma delle iniziative per il Giubileo del 2025. "L'Ostensione si terrà intorno al 4 maggio del prossimo anno, in occasione della Festa della Sindone, non sarà un'Ostensione classica ma avremo la possibilità di sperimentare nuovi modi di, tra virgolette, utilizzare la Sindone per trasmettere il Vangelo qui e oggi" ha spiegato monsignor Repole. Durante la conferenza al polo teologico di via XX Settembre 83 l'arcivescovo anche anche annunciato che "ci sarà una tenda collocata in piazza Castello tra fine aprile e inizio maggio del prossimo anno in cui tutti, giovani e meno giovani, potranno consultare documenti e comprendere il valore della Sindone anche attraverso le nuove tecnologie". 

"Per la Chiesa torinese - ha ricordato monsignor Repole - la Sindone è un grande segno della fede e della speranza: quell’immagine richiama direttamente la passione di Cristo e la sua risurrezione, che ci coinvolge tutti. Per l’intera comunità civile torinese e piemontese Sindone significa anche patrimonio religioso e culturale, e forte elemento di richiamo di pellegrinaggio e di turismo". 

Repole ha sottolineato l’importanza dei giovani per la l'Arcidiocesi, un migliaio, a cui verrà data la possibilità di ammirare il santo sudario in presenza: "C’è una categoria di persone a cui guardiamo con grande attenzione: i giovani della nostra diocesi, che in questi ultimi mesi hanno partecipato al cammino di catechesi svolto in Duomo e al Santo Volto. Dagli incontri con loro - ha aggiunto - ho avuto una conferma di qualcosa che intuivo e che è stato il motivo per cui ho voluto promuoverli. Cioè che sono molto diversi da come vengono rappresentati, forse anche dal mondo mediatico. Hanno degli aneliti e delle seti profonde a cui, mi permetto di dire, la società non è così capace di rispondere".

 

LA FESTA DELLA SINDONE

Per celebrare la festa liturgica della Sindone il prossimo 4 maggio, l’arcivescovo Repole ha invitato il Patriarca di Gerusalemme dei Latini, cardinale Pierbattista Pizzaballa. Un modo per festeggiare anche i primi cento anni di attività dell’Opera diocesana Pellegrinaggi, nata soprattutto per favorire i viaggi in Terra Santa e consolidare il legame di solidarietà con i cristiani della regione. «La visita del cardinale Pizzaballa - ha ricordato il presidente dell’Opera Pellegrinaggi don Massimiliano Arzaroli - sarà un’occasione importante di conoscenza e di fraternità, in un tempo come questo in cui, ancora una volta, la Terra Santa è sconvolta dalla guerra, e tutti i suoi popoli patiscono gravi sofferenze, in una situazione che sempre più mette a rischio la convivenza non solo in Medio Oriente ma nel mondo intero».
Il Patriarca di Gerusalemme presiederà la celebrazione eucaristica insieme a monsignor Repole. Alla sera alle 21, al santuario della Consolata, incontrerà la cittadinanza. Mentre domenica 5 maggio il cardinale sarà a Maria Ausiliatrice, per un incontro con i giovani del mondo salesiano, visiterà poi la Piccola Casa della Divina Provvidenza e il Sermig, prima di ripartire in serata per Tel Aviv.

LA SERIE

Durante l'incontro è stata anche presentata la seconda stagione della serie "La Sindone di Torino", diretta da Omar Pesenti, e la seconda stagione della serie podcast il cui coordinamento editoriale è stato curato da Luigi Tornari. Entrambe sono disponibili in rete e distribuite da diversi network. I prodotti proseguono il viaggio di approfondimento relativo a vari aspetti storici, scientifici, religiosi e culturali della Sindone, un percorso avvincente che si è avvalso la consulenza scientifica del Centro internazionale di studi sulla Sindone e del prof Gian Maria Zaccone.

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