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28 Maggio 2024 - 09:40
Il confronto sulla sanità piemontese che si è tenuto da Combo
Personale, privatizzazioni, consultori, suicidio assistito. A un anno dalla “marcia per la salute”, e a due settimane dalle votazioni, il confronto tra i candidati presidente della Regione si concentra su un tema spinoso per il Piemonte, specie dopo il Covid: la sanità. E tra numeri, proposte, nuove assunzioni e riflessioni su ospedali ancora sulla carta, spunta l’idea del governatore Alberto Cirio: i soldi della sanità dovranno andare a braccetto con la ricchezza del Paese. «Se vinco le elezioni - afferma Cirio - mi assumerò il seguente impegno: portare alla Conferenza Stato-Regioni la proposta di ancorare il fondo sanitario (i soldi che lo Stato destina alla nostra sanità, ndr) al Pil».
Una proposta che arriva durante il confronto che quattro candidati alla presidenza hanno tenuto presso la sala Atlas di Combo, in corso Regina. Confronto organizzato dal Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure. Associazioni, sindacati e ordini professionali che un anno fa marciarono in città per la nostra sanità. Cirio, com’era lecito aspettarsi, ha difeso a spada tratta quanto fatto dal Piemonte. Soprattutto per quanto riguarda l’annosa diatriba pubblico-privato: «Nel 2023 l’incidenza del privato accreditato in Piemonte è al 8%. E’ la percentuale più bassa di tutte le regioni del nord Italia. In Lombardia questa incidenza supera il 30%, in Veneto supera il 10%, in Emilia Romagna è intorno al 12%». Di visione diametralmente opposta i suoi avversari. «In Piemonte i nuovi ospedali si privatizzano, inoltre col Parco della salute siamo ancora in alto mare», ha affermato Sarah Disabato, candidata pentastellata. La sfidante per il centrosinistra, Gianna Pentenero, parla invece di una «sanità pubblica piemontese che non è per nulla attrattiva». E lo fa citando i seguenti dati: «Nel 2022 ben 332 medici hanno abbandonato il pubblico. Un numero preoccupante». Mentre Francesca Frediani (Piemonte Popolare) attacca la giunta colpevole di «trovare i soldi solo quando chiama a lavorare i “gettonisti”». Sul fronte nuovi ospedali, Cirio a dispetto dei dubbi emersi dai suoi sfidanti ha nuovamente promesso «entro l’estate» la partenza dei lavori per il Parco della salute.
Tutti schierati contro la giunta quando si è toccato il tema del suicidio assistito. «Farete una legge per rendere possibile il suicidio assistito?», la domanda del presidente dell’Ordine dei medici, Guido Giustetto. «Faremo una nuova legge», così Disabato. «Serve chiarezza dal punto di vista legislativo, poi possiamo partire. Noi, perché il centrodestra non sa programmare», ha detto Pentenero. Molto “democristiana” la replica di Cirio: «Una legge? Deve farla il Parlamento. Sbagliato lasciare questa incombenza alle regioni».
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