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Piove sabbia dal cielo. Complottisti scatenati ma le scie chimiche non c'entrano...

Sul web si moltiplicano le teorie più assurde ma si tratta solo di una enorme nube di sabbia arrivata dall'Africa

Sul web si moltiplicano le teorie più assurde ma si tratta solo di una enorme nube di sabbia arrivata dall'Africa

Sul web si moltiplicano le teorie più assurde ma si tratta solo di una enorme nube di sabbia arrivata dall'Africa

Piove terra dal nostro cielo. Un fenomeno, quello avvenuto ieri, non nuovo e non così raro ma che questa volta è avvenuto con particolare "abbondanza" lasciando una traccia ben visibile soprattutto sulle automobili parcheggiate in strada, a Torino e in Piemonte, ritrovate dai rispettivi proprietari totalmente ricoperte dalla terra rimasta sulle carrozzerie una volta asciugatasi l'acqua. 

E come spesso capita, i social sono diventati il megafono delle teorie più assurde. A cavalcarle, i complottisti di turno che, immancabili, hanno pubblicato innumerevoli foto delle automobili all'urlo di «colpa delle scie chimiche», cioè di quelle che in realtà sono solo le normali scie di condensa degli aerei ma che, secondo una teoria che incredibilmente trova sempre più proseliti, sarebbero invece sostanze chimiche rilasciate volontariamente nell'atmosfera da non si sa bene chi con lo scopo che, a seconda del complottista di turno, può variare dal diffondere il Covid a quello di disperdere componenti chimiche di volta in volta diverse. Sempre ovviamente con lo stesso obiettivo: farci ammalare e/o direttamente sterminare la popolazione mondiale (!). 

Ovviamente la scienza è una cosa più seria e la spiegazione della "pioggia di terra" è molto più naturale e per fortuna meno pericolosa. In questo caso, ce la fornisce il meteorologo Andrea Vuolo, con tanto di foto presa da un satellite.

 «Guardate l'immagine: è davvero massiccia la risalita di polvere sahariana verso l’Italia (fino a 3.000 microgrammi su metro quadro), sospinta dall’avvezione di aria calda di estrazione subtropicale che scorre sul bordo orientale di quella circolazione depressionaria in traslazione dalla Penisola iberica verso la Francia meridionale». Insomma, semplicemente polvere del deserto che, trascinata dai venti, è arrivata fino in Europa: come detto, un fenomeno del tutto naturale già avvenuto innumerevoli volte in passato. Questa volta però ci potrebbe anche essere un altro effetto, potenzialmente più pericoloso della pioggia di sabbia: «Sarà proprio quest’ultima figura barica che determinerà un radicale cambiamento delle condizioni meteorologiche sul Nord Italia (Piemonte incluso) nelle prossime ore, con temporali violenti, nubifragi e grandinate anche di grosse dimensioni in Val Padana. Sarà un pomeriggio-sera di domenica e una notte di lunedì molto difficile su diverse regioni, con probabili criticità dal punto di vista idraulico e idrogeologico a causa degli ingenti quantitativi pluviometrici attesi, in particolare a ridosso delle aree alpine e sulle alte pianure». Insomma, anche i complottisti stiano attenti: dal cielo potrebbe piovere qualcosa di più pericoloso di qualche scia chimica, tanto che già ieri - sulla base delle previsioni meteo - l'Arpa Piemonte ha emesso una allerta gialla:

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