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animali
20 Giugno 2024 - 11:48
Nelle foto, la tartaruga mentre depone le uova e l'area del nido questa mattina, delimitata dalle autorità
Siete in vacanza in Liguria o avete in programma di andarci nelle prossime settimane? Attenzione, perché come vicino di ombrellone, al posto della "solita" famiglia chiassosa o dell'intellettuale amante dei libri, potreste ritrovarvi qualche decina di simpatiche tartarughine.
Questa notte, infatti, una rara e protettissima tartaruga Caretta Caretta ha scelto di depositare le uova proprio su una delle spiagge più amate dai torinesi e dai piemontesi in vacanza: quella di Laigueglia, in provincia di Savona. E non su un tratto isolato e nascosto, ma proprio nel bel mezzo dei Bagni Diana, tra ombrelloni e lettini.
Un evento più unico che raro. Quando il titolare dei bagni si è accorto di quanto era avvenuto, ha subito chiamato le autorità competenti. I nidi delle tartarughe marine infatti sono tutelati della legge e devono essere adeguatamente protetti e sorvegliati, onde evitare che vangano danneggiati dai soliti "idioti" o anche involontariamente. Sul posto è quindi intervenuta la Capitaneria di Porto, che ha delimitato l’area per proteggere il nido e adesso si attendono i tecnici dell’Acquario di Genova, che dovranno decidere se lasciare le uova sul posto o trasferirle. Solitamente si preferisce questa seconda soluzione, lasciando che la natura faccia il proprio corso ma facendo in modo, come detto, che il nido sia adeguatamente protetto, con una costante sorveglianza di biologi e volontari. In questo modo, quello che a prima vista sembrerebbe un fastidio per i bagni Diana - costretti eventualmente a ridurre il numero di postazioni in spiaggia - potrebbe in realtà diventare un vero e proprio affare: le uova infatti hanno bisogno di parecchie settimane prima di schiudersi e i nidi nel frattempo diventano quasi sempre vere e proprie attrazioni turistiche, che richiamano soprattutto famiglie e bambini ansiosi di ammirare uno spettacolo della natura e speranzosi di avere la fortuna di capitare sul posto proprio nel momento della schiusa e della "corsa" dei piccoli verso il mare.
La scorsa estate è stata da record per le tartarughe nel Mar Mediterraneo: le segnalazioni di nidi sulle coste italiane, francesi e spagnole hanno infatti raggiunto numeri mai visti primi. Tra le possibili spiegazioni, anche quella che in qualche modo possa influire il riscaldamento delle acque in corso: se fosse così, tra tanti danni, almeno una cosa positiva.
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