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Tecnologia e salute

L'intelligenza artificiale adesso previene gli ictus: ecco come farà

Una App creata dagli ingegneri biomedici della RMIT University aiuta a individuare i segni premonitori degli ictus

 AI per la diagnosi precoce dell'ictus: l'app che rileva i tratti del viso con una precisone dell'82%

AI per la diagnosi precoce dell'ictus: l'app che rileva i tratti del viso con una precisone dell'82%(foto di scena)

Gli ingegneri biomedici della RMIT University hanno presentato una nuova tecnologia, dotata di intelligenza artificiale, in grado di studiare le espressioni facciali. Questa scienza potrebbe rivoluzionare la diagnosi precoce dell' ictus, aiutando i medici ad individuare rapidamente i sintomi.

L'ictus si verifica quando il flusso di sangue al cervello viene bloccato, privando le cellule cerebrali di ossigeno e sostanze nutritive. E quando ciò accade, il tempo per agire è piuttosto breve. 

«La diagnosi precoce dell'ictus è fondamentale, poiché un trattamento tempestivo può migliorare significativamente i risultati del recupero, ridurre il rischio di disabilità a lungo termine e salvare vite umane» ha sottolineato il professore Dinesh Kumar della scuola di ingegneria dell'RMIT, che ha condotto la ricerca.

Sotto la guida di Dinesh Kumar, lo studente di dottorato Guilherme Camargo de Oliveira ha portato avanti lo sviluppo di questa tecnologia innovativa. Il software utilizza algoritmi AI per analizzare la simmetria facciale e i movimenti muscolari associati all'ictus. Sebbene non sia destinato a sostituire valutazioni cliniche complete, lo strumento per smartphone vanta un impressionante tasso di precisione dell’82% nell’identificazione dei sintomi dell’ictus.

«Il nostro strumento per lo screening del volto integra i metodi diagnostici esistenti offrendo una rapida valutazione iniziale» ha spiegato Kumar. 

Sfruttando il Facial Action Coding System (FACS), originariamente ideato negli anni '70, lo strumento classifica e analizza meticolosamente i movimenti facciali indicativi dell'ictus«Uno dei parametri chiave che colpisce le persone colpite da ictus è che i loro muscoli facciali diventano tipicamente unilaterali, quindi un lato del viso si comporta in modo diverso dall'altro» ha spiegato Guilherme Camargo de Oliveira.

Riconoscere i sintomi dell'ictus può risultare complesso, specialmente in alcune categorie di pazienti, poiché i segnali possono manifestarsi in modo diverso o essere completamente ignorati.

«Gli studi indicano che quasi il 13% degli ictus non viene diagnosticato nei reparti di emergenza e negli ospedali comunitari, mentre il 65% dei pazienti, senza un esame neurologico documentato, è colpito da un ictus non diagnosticato» ha precisato  Kumar.

Il team di ricercatori sta lavorando con gli operatori sanitari per integrare lo strumento nelle attuali procedure di risposta alle emergenze. Ciò aiuterà i medici a identificare gli ictus e altre condizioni neurologiche che influenzano le espressioni facciali in modo più efficiente. «Vogliamo essere il più possibile sensibili e precisi. Stiamo ora lavorando a uno strumento di intelligenza artificiale con dati aggiuntivi e prenderemo in considerazione anche altre malattie» ha concluso Dinesh Kumar riflettendo sul futuro. 

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