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Il caso
22 Giugno 2024 - 15:07
Foto d'archivio
Il punto di partenza è una "buona notizia": i carabinieri hanno arrestato un ladro che stava tentando di rubare in una scuola, l'istituto Birago di corso Novara. Ma l'episodio fa tornare alla mente momenti in cui le scuole torinesi erano assaltate tutte le notti e gli stessi studenti sfilavano nelle strade per protestare. Poi sono scattati gli appelli del sindaco Stefano Lo Russo e le contromisure di istituzioni e forze dell'ordine. Ora l'allarme sembra ritornato, visto che Comune e Circoscrizioni stanno raccogliendo denunce e cercando nuove soluzioni: «Vogliamo collegare gli antifurti delle scuole al 112 e installarne di nuovi, visto che al momento ci sono in una scuola su tre» annuncia Carlotta Salerno, assessore comunale all'Istruzione.
Come detto, la scorsa notte i carabinieri del Nucleo Radiomobile sono intervenuti al Birago di corso Novara e hanno bloccato un 44enne che, dopo essere entrato nell'istituto, ha tentato la fuga dai tetti. Arrestato per il reato di tentato furto aggravato, ora si trova nelle camere di sicurezza della caserma. «Purtroppo le ondate di furti sono cicliche, adesso sembra che la situazione sia più tranquilla dopo gli arresti degli ultimi mesi - riflette Salerno - Ma spesso, in questi casi, si tratta di una calma apparente perché i ladri entrano anche 3 o 4 volte ma la scuola non lo segnala. Per questo, dopo l'appello del sindaco e l'incontro in prefettura, abbiamo deciso di partire dalla raccolta dei dati».
L'Ufficio scolastico regionale ha scritto alle scuole per invitarle a denunciare sempre e l'assessore ha incontrato i presidenti di Circoscrizione, che a loro volta hanno scritto ai dirigenti: «Il dato che ci ha allarmato è quello dell'istituto paritario Cafasso di via Bettazzi - considera Enrico Crescimanno, presidente della 5 - Ha subito diversi furti da parte di ladri che sono entrati a dormire, mangiare e rubare computer. E' preoccupante». Soprattutto perché i casi sembrano praticamente quotidiani: dall'asilo nido Il veliero e la scuola dell'infanzia Joan Mirò di via Scotellaro, in zona Rebaudengo, fino agli istituti di via Tronzano e via Ala di Stura, in Barriera di Milano e Borgo Vittoria. E ancora la Faà di Bruno a San Donato e Barriera di Nizza a San Salvario.
Sembra che nessun istituto sia rimasto indenne e i pericoli potrebbero aumentare con la chiusura estiva. Per questo Salerno vuole trovare il modo di contrattaccare: «Un'azione possibile riguarda gli antifurti, anche se abbiamo visto che da soli non bastano: i ladri li usano come "test", facendoli scattare e aspettando fuori per vedere quanto tempo hanno prima dell'arrivo delle pattuglie. Sarebbe comunque un deterrente se tutte le scuole avessero gli allarmi e fossero collegati al 112».
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