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OCCHI AL CIELO
23 Giugno 2024 - 12:38
"Incrociamo le dita, speriamo che attorno alle 18 smetta di piovere come dicono le previsioni". Nella giornata più scaramantica dell'anno sotto la Mole Antonelliana - quella dell'accensione del Farò, che annuncia alla vigilia di San Giovanni la buona o cattiva sorte per la città - si sgranano amuleti e oltre ai bollettini si fa ricorso agli scongiuri. Già perché tutto è pronto per festeggiare il santo patrono, forse, anche un bell acquazzone. "Per ora è tutto confermato" dicono dal Comune. Sfilata in costume, benedizione dei pani della carità con Gianduja e Giacometta. Domani la messa e i fuochi. Meteo permettendo.
Gianduja e Giacometta, chi sono?
Gianduja e Giacometta sono due delle maschere più amate della tradizione carnevalesca piemontese. Gianduja, simbolo di Torino e del Piemonte, è caratterizzato da un abbigliamento contadino del XVIII secolo con cappello a tre punte, giacca marrone e pantaloni gialli. Originariamente chiamato Gironi d'la Crina, il personaggio è stato ribattezzato Gianduja nel 1808 e rappresenta lo spirito allegro e arguto dei piemontesi. Giacometta, sua fedele compagna, indossa abiti tradizionali e rappresenta la tipica donna piemontese: laboriosa, sincera e affettuosa. La coppia è spesso presente nelle celebrazioni popolari, portando con sé un'atmosfera di festa e tradizione, evidenziando l'orgoglio locale e l'amore per le proprie radici culturali.
Cos'è il Farò?
Il Farò è una delle tradizioni più suggestive legate alla festa di San Giovanni a Torino. Questa cerimonia antica prevede l'accensione di un grande falò in Piazza Castello, simbolo di purificazione e buon auspicio per la città. Originariamente, l'accensione del Farò era legata a riti propiziatori pagani che celebravano il solstizio d'estate, poi cristianizzati per onorare San Giovanni Battista, il patrono della città. La tradizione vuole che l'andamento del fuoco sia interpretato come un presagio: se il faro cade verso Porta Nuova, l'anno sarà positivo; se cade verso Porta Palazzo, sarà meno favorevole. Questo evento, oltre a essere un momento di coesione sociale, riflette l'importanza delle tradizioni e delle credenze popolari nel tessuto culturale torinese.
I pani della carità di San Giovanni
La distribuzione dei pani della carità è una tradizione radicata nel cuore dei festeggiamenti per San Giovanni Battista a Torino. Durante la messa solenne nel Duomo, vengono benedetti e distribuiti piccoli pani, simbolo di condivisione e aiuto verso i bisognosi. Questa usanza affonda le sue radici nel Medioevo, quando le confraternite cittadine provvedevano alla distribuzione del pane ai poveri in occasione delle principali festività religiose. San Giovanni Battista, scelto come patrono di Torino, rappresenta la figura del precursore, colui che prepara la strada, un parallelo simbolico alla guida e alla protezione che i santi patroni offrono alle città. La festa di San Giovanni a Torino non è solo una celebrazione religiosa ma un evento che coinvolge tutta la comunità, unendo tradizione, cultura e solidarietà.
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