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Investita e uccisa dal furgone della raccolta rifiuti - VIDEO

Una donna é morta nonostante i tentativi di rianimazione dei sanitari

Investita e uccisa dal furgone della raccolta rifiuti

Una donna di 59 anni, di origini romene, é morta intorno alle 10.30 dopo essere stata investita da un mezzo di raccolta rifiuti: é successo all’altezza del civico 295 di corso Grosseto, dove la vittima stava attraversando dall’aiuola centrale.

Il conducente del furgoncino Amiat, la società della raccolta rifiuti, non ha fatto in tempo a evitare la donna, che ha sbattuto la testa contro il vetro ed è finita a terra. É stato lo stesso operatore a chiamare il 112: é arrivata un’ambulanza della Croce Verde di Villastellone, che ha tentato a lungo di rianimare la signora. Ma non c’è stato nulla da fare: la donna ha perso la vita sull’asfalto, dove ora restano la sua borsa, una bottiglia d’acqua e un sacchetto di ciliegie sparse.

Sul posto anche la polizia municipale per i rilievi di rito e per deviare il traffico: è chiuso al traffico il viale di corso Grosseto nel tratto compreso tra via Segantini e corso Potenza (in direzione corso Potenza). 

Con una nota Amiat «esprime profondo cordoglio per la tragica scomparsa della signora. L’azienda e l’operatore Amiat coinvolto, fortemente provato, hanno fornito da subito piena disponibilità alle autorità competenti per chiarire al meglio la dinamica dell’accaduto».

Nel quartiere, intanto, si discute sulla sicurezza di quel tratto di corso Grosseto: «Tutti passano di lì per andare dall’altro lato del corso, come quando c’era la sopraelevata. Ora si rischia la vita, con le auto che vanno a tutta velocità. Per questo diciamo che è solo la prima di tante tragedie». Ma perché tanti pedoni fanno questa scelta? «Perché le strisce più vicine sono all’altezza di piazza Manno o al semaforo su corso Potenza - si sfoga Costantino Principio, che insieme alla figlia gestisce il bar tabacchi al civico 295 - Lo abbiamo segnalato più volte anche al Comune ma non è cambiato nulla. Dobbiamo protestare in mezzo alla strada per ottenere una risposta?».

Replicano da Palazzo di Città: «In passato il passaggio pedonale era possibile per la presenza del sovrappasso, che consentiva di limitare la lunghezza dell’attraversamento alla sezione delle due carreggiate dei controviali (due tratte da circa 8 metri) dove transitava il solo traffico locale, visto che il traffico di attraversamento procedeva in sopraelevata». Con il cambio di viabilità non è più possibile? «Quel punto, all’altezza di via Badini Confalonieri, si trova ad una distanza molto limitata (circa 100 metri) dall’attraversamento semaforico del largo Grosseto: per questo si era valutato di non istituire un nuovo attraversamento. Nei mesi scorsi, per venire incontro alle richieste dei cittadini, sono stati fatti dei sopralluoghi e ricercati i fondi necessari». Quindi si interverrà grazie alla modifica del progetto della pista ciclabile che da corso Grosseto porterà alle Vallette: «In quel punto si realizzerà un attraversamento rialzato: è previsto, come da cronoprogramma esecutivo, a febbraio 2025».

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