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il processo

Condannato il finto agente Fbi che violentava le vittime: «Così farai carriera»

Aveva messo in piedi una vera e propria organizzazione con pistole a salve, divise, ricetrasmittenti e distintivi

E' arrivata la condanna per il 20enne finto agente Fbi

E' arrivata la condanna per il 20enne finto agente Fbi

Si fingeva agente della Fbi per reclutare ragazzini sul web. Giovani vittime che però poi venivano picchiate e nei casi peggiori violentate. E' stato condannato oggi, lunedì 1° luglio, a sette anni di reclusione (7 anni e 4 mesi era stata la richiesta del pm) il 20enne finto agente della Fbi arrestato e finito in carcere a Torino e che aveva messo in piedi una fantomatica "organizzazione" con tanto di pistole a salve, divise, ricetrasmittenti e distintivi con sopra i nomi dei membri del gruppo.

Il processo si svolge in Tribunale a Torino con la formula del rito abbreviato. Oltre alla condanna, il finto agente dovrà pagare una provvisionale di 40mila euro per ciascuna delle parti civili (tre in totale, per un complessivo di 120mila euro), più 10mila euro per ogni genitore delle vittime. Il ventenne era finito nei guai dopo la denuncia di uno dei ragazzi che aveva coinvolto nella sua "organizzazione", un 17enne che, per mesi, aveva creduto alla storia dell’Fbi e aveva fatto servizi di pattuglia a Torino indossando divise da sanitario del 118 o da carabiniere. Poi, parlando con gli altri membri del gruppo (anche loro tutti minorenni) aveva capito che qualcosa non andava e si era rivolto alla polizia. Gli agenti avevano perquisito la casa del ventenne e oltre ai ritrovamenti di cui sopra, era emerso che l'accusato costringeva le sue vittime ad avere rapporti sessuali con lui per saldare i debiti e “fare carriera”. E chi si rifiutava o non svolgeva correttamente il suo lavoro, veniva minacciato.

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