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la storia

In treno da Barriera di Milano per fare le treccine: «Boom di clienti grazie alle influencer»

Tutti i giorni Aminata e Jaineba, senegalesi, partono dalla stazione di Torino Porta Nuova per "sbarcare il lunario" in Riviera

Aminata e Jaineba, senegalesi, partono da Porta Nuova per "sbarcare il lunario" in Riviera

Aminata e Jaineba, senegalesi, partono da Porta Nuova per "sbarcare il lunario" in Riviera

Salgono sul treno in direzione Torino Porta Nuova: con loro hanno ingombranti zaini stracolmi e delle maxi-buste dei supermercati che, al posto della spesa, contengono manifesti arrotolati e seggioline pieghevoli. Con le loro lunghe vesti coloratissime e i turbanti per capelli, Aminata e Jaineba tornano a casa dopo una lunga giornata a lavorare sulle spiagge della Riviera ligure. Entrambe senegalesi, vivono a Barriera di Milano: tutti i giorni, in estate, prendono il treno e girano le Liguria per tirare su qualche euro. Fanno le treccine ai capelli. Quelle treccine che quest’anno vanno tanto di moda grazie alle "solite" influencer che le sfoggiano su Instagram. «Si possono fare colorate e lunghe con le extension oppure utilizzando i capelli della cliente», spiegano. Entrambe hanno 36 anni e da quasi dieci vivono in Italia. Sulle loro questioni personali sono restie a parlare mentre, a proposito dell’attività che svolgono sulle spiagge, raccontano tutto. «Giriamo per gli stabilimenti e cambiamo località quasi ogni giorno: un po' per farci conoscere dai clienti e un po' per non farci riconoscere da "altri". È vero, è un lavoro "in nero": però paghiamo il biglietto del treno tutti i giorni, fino all’ultimo centesimo».

Quando passa il controllore lo salutano come se lo conoscessero. E in effetti i biglietti sono a posto. Curiosi, chiediamo cosa c’è nello zaino: «Elastici, materiale per fare i capelli. Aspetta, te lo apro così lo vedi anche tu», dice Aminata mentre tira la zip della borsa in cui compaiono spazzole e pettini, gel per capelli di diversi marchi commerciali, teli da mare e una moltitudine di bottigliette di plastica vuote. «Queste mi servono a bagnare i capelli, quando escono dall’acqua le donne europee hanno i capelli più crespi dei nostri», ride la donna. «Infatti abbiamo anche una specie di balsamo». In che senso una specie? «Sono quei maxi-tubetti che si comprano di sotto-marca tipo creme ristrutturanti. Per ammorbidire i capelli pieni di sale, le creme servono».

Quanto tirano su le due donne? «Dipende dai giorni. Intanto dobbiamo per forza lavorare insieme quindi ci dividiamo il guadagno: perché per fare le treccine velocemente bisogna farle in due. Quest’anno va meglio dello scorso anno perché tante donne famose le fanno e le italiane seguono la moda. Per esempio magari facciamo la testa a due amiche nello stesso momento, o a una mamma con la figlia. In quel caso facciamo anche un po’ di sconto. Una testa costa dai 50 ai 150 euro, dipende quanto sono lunghi i capelli e se dobbiamo mettere le extension. Quando sono straniere come le francesi o le svizzere che hanno qualche soldo in più da spendere chiediamo anche qualcosa in più», spiega Jaineba. Si ma in pratica quanto guadagnano? Jaineba tira fuori dallo zaino un piccolo marsupio di ecopelle nero con un vistoso logo di un famoso stilista. Dentro ci sono diverse banconote da 20 e da 50euro. «Purtroppo non utilizzano tutti Satispay, a volte dobbiamo attendere che vadano a ritirare soldi al bancomat».

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