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Il giallo

Pescatore scomparso, si fermano le ricerche. E sulla barca non c'è sangue

Alle 11,36 ha comunicato agli amici che un pesce (un tonno) aveva abboccato

Luigi (Gino) Nigro, il pescatore di Poirino, 59 anni, scomparso giovedì scorso nelle acque di Andora

Luigi (Gino) Nigro, il pescatore di Poirino, 59 anni, scomparso giovedì scorso nelle acque di Andora

Fino a domenica sera l’hanno cercato con le motovedette, gli elicotteri, le immersioni subacquee e anche un robot che scende fino a 180 metri di profondità. Da ieri mattina, le ricerche di Luigi (Gino) Nigro, il pescatore di Poirino, 59 anni, scomparso giovedì nelle acque di Andora, in Liguria, sono interrotte.

«Non significa che smetteremo di cercarlo - spiegano dalla Guardia Costiera di Loano -. Per questo tipo di emergenze, le normative prevedono di aprire la cosiddetta procedura di ricerca e soccorso, che dura per tre o quattro giorni. Passati questi, le motovedette continuano a uscire in mare quotidianamente per i servizi ordinari. Non si dedicano più esclusivamente alla ricerca del corpo, ma tutto il personale è avvisato di stare attento nel tratto di mare dove lo si potrebbe trovare».

La barca del pescatore scomparso

Ovvero quello tra l’isola Gallinara, ad Albenga, e Ventimiglia, a detta della Guardia Costiera. Al Landio, la secca da cui il pescatore sarebbe scomparso, infatti, le correnti tirano forti verso la Francia. Giovedì, Nigro l’ha raggiunta dopo essere partito da Imperia a bordo della sua barca di 5 metri. Pare volesse trascorrere la giornata al largo, a pescare i tonni. Alle 11,36 ha comunicato agli amici che un pesce aveva abboccato. Poi ha smesso di rispondere al telefono e, prima del tramonto, non vedendolo arrivare, la moglie Concetta Marzullo ha dato l’allarme.

Sono bastati pochi minuti per individuare l’imbarcazione del pescatore, ferma in mezzo al mare. Del 59enne, però, non c’era traccia. «L’ipotesi che sia stato trascinato in acqua da un pesce è verosimile, ma non ci sono elementi per confermarla con assoluta certezza - è cauta la Guardia Costiera -. La barca non era danneggiata in nessun punto. A bordo non abbiamo neppure trovato tracce di sangue».

Il porto di Andora

La canna da pesca

Mancava all’appello anche una canna da pesca. I ricercatori hanno cercato Nigro anche nei punti della costa più inaccessibili, dove sarebbe potuto approdare e magari aggrapparsi alla roccia. Per ora, non lo hanno trovato. Bisogna considerare anche che al Landio, a cinque miglia dalla costa di Andora, il giorno della tragedia il mare era piuttosto agitato. Non è escluso neppure che sia stata un’onda a far precipitare il pescatore in acqua, facendogli perdere l’equilibrio.

La famiglia

La famiglia del disperso, a Poirino, è molto conosciuta. Lui è un imprenditore specializzato nell’edilizia funeraria. Ha tre fratelli (Ivan, Giorgio e Monica) e una figlia (Federica), ora tutti stretti intorno ai genitori Franco (81 anni) e Gilda Perri (76). Continuano tutti a sperare di ritrovare il 59enne, come fanno gli amici dell’associazione ligure di pesca sportiva “Stella Maris”, a cui era iscritto. I soci, in questi giorni, stanno promuovendo un appello: «Quando usciamo in mare con le nostre imbarcazioni, cerchiamo Gino».

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