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LA MOBILITAZIONE DEI MERCATI
18 Settembre 2024 - 10:30
Suona come un ultimatum il grido d’allarme che arriva dai mercati rionali. Dopo aver perso tra il 30% e il 40% degli incassi a causa del maltempo estivo - acquazzoni improvvisi e grandinate - gli ambulanti del Goia tornano a minacciare lo sciopero delle bancarelle. E, contando anche i fieristi, sono almeno 60mila le imprese mercatali in Piemonte. «La politica ci ha tradito, la misura è colma» denuncia Carlo Nardozzi, presidente del sindacato autonomo di categoria che, già lo scorso agosto, chiamava alla mobilitazione.
«È con crescente preoccupazione che assistiamo all’evolversi della situazione relativa alle concessioni per gli ambulanti. Le recenti dichiarazioni di Anva, che ora esprime preoccupazione per il futuro delle concessioni, dimostrano una realtà che avevamo già previsto da tempo. La stessa Anva che, assieme a Fiva e altre sigle, aveva sostenuto di aver “salvato” il nostro settore, si trova oggi a confermare quello che noi denunciamo da anni: le nostre concessioni non sono state prorogate, ma rinnovate a tutti gli effetti» spiega Nardozzi.
«Nonostante questo hanno continuato a minimizzare, parlando di semplici proroghe, quando la verità è che il nostro settore è stato abbandonato e messo in pericolo dalle stesse associazioni che avrebbero dovuto tutelarci». Le conseguenze di queste scelte politiche e associative sarebbero «gravissime» per il Goia. «Sono decenni che queste organizzazioni giocano con il futuro degli ambulanti, illudendoci con false promesse e bloccando qualsiasi reale intervento per garantire stabilità e sicurezza al nostro comparto. La politica, che avrebbe dovuto tutelare uno dei settori più tradizionali del nostro Paese, ci ha spinti in questa situazione senza alcuna giustificazione valida». Insomma, le proteste non mancheranno. «È arrivato il momento di agire. Non possiamo più permettere che queste associazioni e questa politica ci ingannino. Scenderemo in piazza, ma non per sostenere chi ci ha tradito: scenderemo per chiedere un cambiamento radicale e mandare a casa coloro che hanno distrutto il nostro settore» chiosa il Goia.«L’ambulantato merita rispetto e certezze. Non possiamo più tollerare questo continuo abuso di potere e questa gestione irresponsabile che sta strangolando il nostro lavoro».
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