Cerca

La storia

Terrore alle case popolari: picchiata e minacciata dai suoi vicini abusivi

L'appello del comitato ad Atc: «Bisogna sgomberare chi occupa ed è pericoloso per i residenti»

Terrore alle case popolari: picchiata e minacciata dai suoi vicini abusivi

Prima gli insulti, poi le botte. Infine le minacce di morte: «Se non la smetti, ti diamo fuoco e ti ammazziamo». Tutto perché la signora ha affrontato quella famiglia italianissima e l’ha messa di fronte alla verità: hanno occupato degli alloggi popolari e ci vivono senza pagare l’affitto. Lei non l’ha accettato, arrivando ad affrontarli, a segnalare ad Atc e a denunciare ai carabinieri. Ora, per paura, ha ritirato la querela e rifiuta di rilasciare dichiarazioni.

Ma ormai la sua storia è diventata di dominio pubblico ed è arrivata anche all’attenzione del comitato TorinoinMovimento, che da anni si batte contro le occupazioni in città: «Si deve procedere subito allo sgombero di questi individui pericolosi» lancia l’appello la presidente Federica Fulco, che ora si sta muovendo con Atc per risolvere il problema.

Questa situazione, terribile quanto delicata, dura da sei anni in via Roveda 45/8, a Mirafiori Sud. I contendenti sono una signora e una famiglia di italiani: a quanto pare, un’inquilina regolare ha fatto entrare i parenti in altri due alloggi. E loro vivono lì da allora, nonostante le segnalazioni della vicina che ha deciso di affrontarli. Due anni fa è stata aggredita e si è ritrovata in pronto soccorso con trauma cranico e lesioni al braccio e al ginocchio. Da allora riceve insulti e minacce di morte, che l’hanno spinta a ritirare la querela e a chiudersi in se stessa: per paura di ritorsioni, non vuole neanche parlare con il cronista. Ma Fulco ribadisce che «i residenti di via Roveda hanno diritto a vivere tranquilli e da sei anni non possono a causa delle occupazioni abusive. Il comitato chiede di intervenire con gli sgomberi come in altre zone della città». Come in via Scarsellini e via Sospello, solo per citare i casi più eclatanti. Ma non basta a risolvere una dramma che coinvolge praticamente tutti i quartieri torinesi: «Come abbiamo più volte sottolineato, e come il vostro giornale ha avuto modo di raccontare in questi giorni, la nostra Agenzia è da sempre in prima linea nel denunciare e contrastare le occupazioni abusive degli alloggi di edilizia residenziale pubblica» rivendica Emilio Bolla, presidente di Atc, l’Agenzia che gestisce gli stabili popolari. Che non risponde sul caso specifico di via Roveda 45/8, dove ci sono 3 alloggi occupati su 49. Ma ricorda come, negli ultimi due mesi, siano stati recuperati 21 alloggi occupati. Ma ne restano altri 177, di cui 168 a Torino vittà e 9 nell’area metropolitana. «Abbiamo accolto con favore - prosegue Bolla - l’impulso fornito negli ultimi mesi dal tavolo interistituzionale della Prefettura al ripristino della legalità e continueremo a lavorare per far sì che tutte le occupazioni illegali abbiano fine. Il rispetto delle regole è infatti un principio fondamentale per garantire la convivenza civile e tutelare i diritti di chi vive in situazioni di fragilità, quali gli assegnatari delle case popolari».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.