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Il caso

Presidio interforze, illuminazione e stretta sui market basteranno a salvare via Nizza?

L’assessore Porcedda a colloquio con i cittadini: «Abbiamo paura persino a uscire di casa»

Presidio interforze, illuminazione e stretta sui market basteranno a salvare via Nizza?

Presidio interforze, illuminazione e stretta sui market basteranno a salvare via Nizza?

«Non posso promettere cose che non so se riuscirò a realizzare». Entra a gamba tesa, in Circoscrizione 8. il nuovo assessore alla Sicurezza, Marco Porcedda. Nel mirino dei residenti di Nizza Millefonti c’è l’emergenza spaccio e degrado che da anni toglie il sonno al quartiere. Il clima non è certo quello dei giorni migliori.

Spaccio davanti a un ristorante giapponese

«Qui abbiamo paura persino ad uscire di casa, e chi ha figli minorenni non dorme finché non rientrano a casa. Questa non è vita» attaccano i firmatari di una maxi petizione che, per ora, non ha prodotto grandi risultati. Ad eccezione di un pattugliamento di vigili, due giorni a settimana.

«Ma noi stiamo lavorando e stiamo procedendo con attività di indagine a lungo respiro - così Porcedda -. Torniamo al vecchio concetto della presenza sul territorio che, però, non possiamo garantire h 24». E poi le proposte per il futuro, che andranno valutate da qui a sei mesi.

«È stato chiesto al prefetto di valutare un presidio fisso interforze in via Nizza - prosegue l’assessore -, e abbiamo cominciato a parlare con Regione e Ferrovie per migliorare l’illuminazione del tratto di passerella».

La Circoscrizione 8 riunita per affrontare l'emergenza spaccio in via Nizza

E poi ci sono i minimarket. In particolare quelli che creano problemi di sicurezza. «Ho chiesto riscontri alla polizia municipale - conclude -, per limitare l’orario di vendita degli alcolici o predisporre delle chiusure, per chi non rispetta la legge».

Parole che i cittadini sperano si trasformino in realtà. Perché qua la preoccupazione è tanta. «I tossici stazionano sui gradini dei portoni di casa, oltre ai pusher - la replica di una cittadina, che ha chiesto l’anonimato -. I miei figli mi chiedono di cambiare casa ma questo non è possibile. E si è risolto poco anche levando le panchine». Ora gli spacciatori, infatti, si stravaccano direttamente per terra o a due passi dalla ciclabile.

Spaccio vicino alle fermate della metro

Sfrecciando in monopattino come pazzi. «Ho presentato due esposti - racconta la signora Battistina -. Vogliamo le telecamere, basta Far West».

C’è chi propone le ronde, chi punta il dito sulle “solite zone” che vengono controllate dalla malavita: dal civico 389 a giardino Maiocco. «Potenzieremo l’illuminazione pubblica, da via Biglieri al grattacielo della Regione - così il presidente della 8, Massimiliano Miano -. E lo stesso vorremmo fare verso piazza Bengasi. L’obiettivo è occupare gli spazi, ridandoli alle famiglie del quartiere».

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