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Le richieste

«Mandate più soldati e agenti a Torino»: l'appello delle Circoscrizioni a sindaco e questore

«La gente ha paura di uscire di casa». Replica l'assessore: «Arriveranno nuovi vigili»

«Mandate più soldati e agenti a Torino»: l'appello delle Circoscrizioni a sindaco e nuovo questore

Tre presidenti di Circoscrizione, una sola richiesta: «Servono più militari nelle strade di Torino». E c'è un quarto presidente che fa eccezione, rifiuta l'esercito ma chiede che ci siano più poliziotti e carabinieri sulle strade. Perché, come sottolinea Enrico Crescimanno, «la gente non si sente più al sicuro nemmeno nell'uscire di casa. Sta diventando una vera e propria emergenza sociale».

Non usa mezzi termini il presidente della Circoscrizione 5, quella che racchiude Borgo Vittoria, Lucento, Vallette e Madonna di Campagna. Cioè alcuni dei quartieri che, negli ultimi tempi, lamentano un calo della sicurezza: «Abbiamo più volte chiesto che vengano presidiati i punti critici con più pattuglie ma ci è stato risposto che non ci sono le condizioni operative necessarie. E abbiamo anche pochi agenti di polizia municipale». Interviene Luca Rolandi della 2, cui fanno riferimento Mirafiori e Santa Rita: «Anche da noi servono più uomini sulle strade come si è fatto a Torino nord. La cittadinanza ci chiede più sicurezza e noi non possiamo girarci dall’altra parte. Ma va riconosciuto che il Comune sta lavorando in quella direzione, come dimostrano i tanti incontri tra i cittadini e l'assessore Marco Porcedda».

La mancanza di uomini è un problema anche a Barriera di Milano, come ricorda Valerio Lomanto (Circoscrizione 6): «Chiederò al nuovo questore Paolo Sirna di dimostrare la stessa sensibilità del suo predecessore Vincenzo Ciarambino: servono più agenti nel commissariato di Barriera, scesi da 100 a 50 in tre anni. E vanno messe come priorità la piscina Sempione e la sicurezza su corso Palermo, corso Vercelli e corso Giulio. Serve un segnale, un cambio di passo». Almeno in Barriera c'è un presidio fisso dei militari, che altri presidenti "invidiano": «Ho chiesto al prefetto di mettere l’esercito anche da noi - fa sapere Crescimanno - Ma per ora le camionette sono previste solo nelle stazioni, in Aurora e Barriera. Io penso che servirebbero anche in corso Venezia, che è un po' il confine di Borgo Vittoria verso Barriera di Milano. Si è spostato lì il problema della Gondrand e ci sono stati tanti furti». E ad Aurora vorrebbero prolungare il presidio dei militari che ora è al Ponte Mosca solo di giorno: «Bisogna continuare con la strada percorsa fin qui e potenziare i pattuglioni interforze, soprattutto estendendoli la sera e di notte - considera Luca Deri, presidente della Circoscrizione 7 - Poi bisogna risolvere il problema dell'ufficio Immigrazione di corso Verona, non si è trovata una soluzione degna di questo Paese».

Rolandi si smarca: «Militari? Per carità. Servono poliziotti e carabinieri ma anche inclusione e legalità, necessarie per risolvere i problemi delle occupazioni e dei mini market». Chiedono interventi su quei fronti anche Crescimanno e Lomanto: «Bisognerebbe fare di più sugli immobili, ci sono tante case usate in modo abusivo come cucine e “crack house”- considera il presidente della 7 - Serve un’azione importante e condivisa, in cui tutte le istituzioni fanno la loro parte».

Replica a tono l'assessore comunale alla Sicurezza: «Abbiamo avviato un percorso individuando alcune soluzioni che come Città possiamo mettere in campo per coadiuvare la Prefettura e le forze di polizia nella loro attività di gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica, sulla strada della collaborazione intrapresa con Ciarambino e sicuramente portata avanti con Sirna. Rispetto a quanto di competenza dell’amministrazione, entro la fine dell'anno entreranno in servizio 80 nuovi agenti di polizia locale». Saranno destinati a servizi esterni per «aumentare il presidio sul territorio, prevenire possibili reati e dare ai cittadini maggiori possibilità di segnalare problemi. Le soluzioni in tempi brevi possono dare dei primi risultati, ma rimaniamo convinti che interventi più strutturati e profondi possano dare risultati più stabili, fermo restando che il continuo monitoraggio ci consentirà di intervenire costantemente».

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