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Il caso

Investe e uccide l'amico. Poi scrive una lettera e risarcisce i genitori

Andrea Boggia è accusato di omicidio stradale per la morte di Mattia Casazzo

Investe e uccide l'amico. Poi scrive una lettera e risarcisce i genitori

Mattia Casazzo e il luogo in cui è stato investito e ucciso, a Volvera

Grazie all’assicurazione, il 24enne Andrea Boggia ha risarcito i familiari di Mattia Casazzo con un acconto di 600mila euro. E il suo avvocato ha consegnato una lettera in cui si scusa e dice che avrebbe voluto essere al posto della vittima. Invece lui era alla guida della Bmw 120D che il 15 giugno 2023, a Volvera, ha investito e ucciso il 22enne Casazzo, suo amico d’infanzia. E per questo Boggia è imputato per omicidio stradale, assistito dall’avvocato Natascia Taormina.

Ieri si è tenuta l'udienza preliminare che sta ricostruendo cos’è successo quasi un anno e mezzo fa a Volvera, all’incrocio tra strada Orbassano (la provinciale 139), via Bruino e via Spirito Santo.

Erano le 23 quando Boggia, alla guida della Bmw, ha travolto Casazzo mentre stava attraversando la strada con la fidanzata Ramona Brancale. Il 22enne di Frossasco è stato sbalzato a 40 metri di distanza ed è morto sul colpo. Forse ha spinto via la fidanzata, 18 anni, e l’ha salvata: infatti lei se l’è cavata con una frattura alla spalla destra. La Bmw ha proseguito la sua corsa ma il conducente è poi tornato a piedi poco dopo. I carabinieri lo hanno arrestato, anche perché gli hanno trovato con un tasso di 1.4 grammi di alcol nel sangue (tre volte più del consentito). Ma non cannabis, come emerso in una prima fase delle indagini. Per Il è finito in carcere a Torino, dove aveva ribadito più volte all’avvocato Taormina il suo desiderio di morire: «Ho ucciso un mio amico» le aveva ripetuto in lacrime.

Da quella maledetta sera di giugno, Boggia è ritornato in libertà ma ha scelto di non essere presente all’udienza di ieri. Si è affidato all’avvocato Taormina, che ha riportato in udienza la lettera che il 24enne ha scritto ai parenti di Casazzo: in quelle righe ha riportato le sue scuse e un dolore talmente forte che lo spinge a sperare di invertire i ruoli tra lui e l’amico morto sulla strada.

I parenti più stretti del 22enne, costituiti parte civile nel processo, sono stati risarciti ma il processo va avanti: la prossima udienza è fissata per dicembre, quando dovrebbe tenersi la discussione finale tra le parti.

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