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Lacrimogeni e idranti contro decine di No Tav che assaltano il cantiere

Ancora tensioni nella notte in valle, con la polizia che ha dovuto respingere gli attacchi. E gli espropri vanno avanti

La polizia risponde con gli idranti alla battitura dei No Tav

La polizia risponde con gli idranti alla battitura dei No Tav

Torna ad esplodere la rabbia dei No Tav, con la polizia che ha risposto con idranti e lacrimogeni. E' successo la scorsa notte a San Giuliano di Susa, a una settimana esatta di distanza dallo sgombero, a San Giuliano, del presidio "Sole e Baleno" da parte delle forze dell'ordine (al termine di quasi tre ore di battaglia). Nello specifico, gli attivisti contrari alla Torino-Lione hanno dato il via a una protesta all'altezza delle reti che da allora dividono in due la Statale 25, all'altezza dello svincolo A32 Torino-Bardonecchia.

I militanti No Tav hanno cercato di abbattere le recinzioni in cemento e filo spinato, eseguendo una rumorosa battitura. Le forze dell'ordine, come detto, hanno risposto con idranti e lacrimogeni. L'azione dei No Tav è avvenuta dove ci dovrà essere la stazione internazionale di Susa, nei terreni oggetto di espropri. Espropri che dovrebbero concludersi nella giornata di domani, martedì 15 ottobre.

«È ormai chiaro che il blocco di questo tratto della SS 25 venga eseguito in maniera completamente arbitraria basandosi su motivazioni pressoché inesistenti e che questo causi non pochi disagi per i valsusini che non sono più disposti a dover subire limitazioni nella libertà di circolazione. I cori hanno fatto da sottofondo a una rumorosa battitura che ha infastidito oltremodo le forze dell'ordine presenti che, come spesso accade, hanno reagito in maniera sproporzionata utilizzando dapprima l'idrante e successivamente sparando lacrimogeni in mezzo ai e alle No Tav presenti», la nota diffusa dal movimento.
Prima dell'assalto, i No Tav avevano vandalizzato i mezzi di Big Matt Cossa con scritte e vernice. Questo il commento di Giorgio Montabone, vicesindaco di Susa: «Dopo tante parole e accuse di vergogna, ecco un atto che si può definire veramente vergognoso che non giova certamente a nessuno e fa male a Susa e alla sua valle e soprattutto a una delle sue migliori aziende. Tutti uniti per mantenere la calma e a dissociarsi da questi atti vili, allontanando e punendo queste persone che fanno finta di difendere il nostro territorio».
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