Cerca

Raffica di colpi

Esplosioni e buchi per arrivare al caveau: uffici postali nel mirino dei ladri

I colpi sono finiti tutti male: «Merito delle 1.656 telecamere sparse per la provincia» rivendicano da Poste

Esplosioni e buchi per arrivare al caveau: uffici postali nel mirino dei ladri

Sembrano colpi alla Lupin, studiati nei dettagli. Ma i risultati ricordano quelli della banda Bassotti, visto che i ladri sono finiti a mani vuote dopo tutti e quattro i furti tentati negli uffici postali del Torinese. E ora è ancora caccia alla "banda della marmotta", che stavolta è stata meno fortunata rispetto agli oltre venti colpi riusciti negli ultimi sei mesi. E si cercano anche i malviventi che si sono presi la briga di entrare in un supermercato di via Breglio e creare un varco nel muro per raggiungere il caveau dell'ufficio postale.

Il buco per raggiungere il caveau

Il primo colpo (mancato) risale alla notte fra sabato e domenica: alle 3.54 è scattato l'allarme dell’ufficio postale di via Breglio 37/A a Torino. Grazie alle videocamere comandate a distanza, gli operatori della sala di controllo di Poste hanno notato che era entrato nel caveau e aveva alterato la visuale della telecamera puntata sulla cassaforte. Così hanno avvisato il 112: nel giro di 6 minuti è arrivata una pattuglia dei carabinieri, che poco dopo sono entrati insieme a un addetto e hanno scoperto che il bandito era riuscito a entrare nel supermercato accanto e si creato un varco per entrare nella stanza del caveau. Ma poi se n'è andato senza portar via nulla, come rivendicano da Poste con una nota: «Negli uffici di Torino e provincia ci sono impianti di videosorveglianza a circuito chiuso composti da oltre 1.656 telecamere che, oltre a monitorare possibili intrusioni notturne nei locali e contribuire al riconoscimento di eventuali rapinatori, possono contare su di un sofisticato software di videoanalisi predittiva: così riescono a riconoscere automaticamente comportamenti sospetti e potenziali attacchi ai bancomat, facendo partire in tempo reale la richiesta di intervento alle forze dell’ordine. Così, nell'ultimo anno, abbiamo sventato il 58% dei furti».

Tre assalti in provincia

Questi impianti si sono rivelati utili anche per il triplice attacco della scorsa notte da parte della "banda della marmotta", che da mesi imperversa nel Torinese facendo saltare in aria gli sportelli bancari per portar via i soldi contenuti all'interno. 

Il primo colpo è stato tentato all'ufficio postale di Rubiana, intorno a mezzanotte. Poi è stata la volta di via Avigliana a Beinasco, dove l'arrivo di una pattuglia dei carabinieri ha messo in fuga i banditi. Terzo e ultimo assalto a Chivasso: qui i ladri hanno provato a forzare il bancomat ma sono rimasti "fregati" dall'inchiostro di sicurezza, pensato per schizzare e rovinare il denaro per evitare che venga sottratto. Risultato, nessun bottino in tutti e tre i casi.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.