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LA MANIFESTAZIONE

Assalto alla Mole, il racconto dei vigilantes: «Noi aggrediti, i facinorosi erano una furia»

Le due guardie malmenate e insultate. Un addetto, preso a calci, ha ricevuto anche un cartello in testa

I manifestanti Pro-Pal malmenano i vigilantes ed entrano all'interno della Mole

I manifestanti Pro-Pal malmenano i vigilantes ed entrano all'interno della Mole

Un addetto si è preso un cartello in testa ed è andato a farsi medicare al pronto soccorso. Il suo collega, invece, fortunatamente non è rimasto ferito ma ben poco ha potuto fare per contenere la furia dei Pro-Pal. “Io e il collega a presidio delle nostre postazioni abbiamo cercato di contenere il più possibile l’ingresso ma il nostro contenimento è stato quasi inutile, dovuto alla quantità dei manifestanti”. Questo si legge nella relazione fatta alla questura dagli addetti alla sorveglianza del Museo del Cinema.

Erano solo in due, le guardie armate a presidio dell’ingresso della Mole Antonelliana. Perché all’interno dell’edificio, ci sono solo addetti alle sale. I vigilantes, poco dopo mezzogiorno di venerdì, sono stati travolti dalla furia dei Pro-Pal e dagli antagonisti infiltrati al corteo studentesco. “I manifestanti avevano un atteggiamento violento sia verbalmente che fisicamente nei nostri confronti”, continua la relazione. E la prova di questo si vede nei numerosi video, dove gli antagonisti, alcuni col volto coperto dalle sciarpe, hanno forzato gli ingressi della Mole Antonelliana e fatto irruzione. Una volta all’interno dell’edificio, i manifestanti si sono sparpagliati all’interno del Museo del Cinema gridando slogan filo-palestinesi e anti-semiti.

Non contenti di questo, hanno raggiunto la scalinata esterna e posizionato la bandiera palestinese al posto di quella italiana. Che è stata rubata e anche imbrattata, ma non è tutto: oltre a quella tricolore, sono state rubate anche le bandiere del Comune di Torino e dell’Unione Europea. Bandiere che sono state assicurate tramite una cordicella in acciaio, perché qualcuno cercava spesso di rubarle. Ancora ieri, la Mole Antonelliana, monumento simbolo della nostra Torino, si presentava infatti senza bandiere. “L’azione è stata fulminea e violenta, senza nessuna possibilità che la stessa stesse avvenendo”, afferma ancora la nota degli addetti alla sicurezza. Questo perché i Pro-Pal, per aggirare i poliziotti schierati in tenuta anti-sommossa, hanno deviato dal normale percorso del corteo e raggiunto la Mole. A quanto pare, la sorveglianza del Museo non sarebbe stata avvisata dalle forze dell’ordine del pericolo imminente. Un “buco” nella comunicazione, probabilmente, sta di fatto che i manifestanti hanno usato le maniere forti, tirando un cartello in testa a un vigilante che è stato anche preso a calci.

L’azione dei Pro-Pal ha ricevuto condanne da parecchi esponenti del mondo politico. E ovviamente anche dai vertici del Museo del Cinema. «La Mole è stata presa di mira. La bandiera italiana è stata strappata, alcuni muri imbrattati e il personale è stato oggetto di violenza. Condanniamo azioni come queste. Il cinema è un linguaggio universale che parla a tutti in maniera indistinta e il Museo è aperto a tutti, senza distinzioni. E vogliamo che resti tale, nel rispetto delle regole che consentono la convivenza civile e il libero confronto tra posizioni diverse», così Enzo Ghigo e Carlo Chatrian, presidente e direttore del Museo.

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