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il retroscena

«Siamo una bomba a orologeria»: gli appelli inascoltati dei residenti di corso Giulio

Il palazzo dove c'è stato l'incendio da tempo è oggetto di segnalazioni. Nel 2022 il blitz della polizia

Quattro ustionati dopo l'esplosione dell'alloggio di corso Giulio Cesare 102

Quattro ustionati dopo l'esplosione dell'alloggio di corso Giulio Cesare 102

«Quel palazzo era una bomba a orologeria. Ci aspettavamo che prima o poi sarebbe successo qualcosa di brutto. Per fortuna non ci è scappato il morto». Frase pronunciata da più di un inquilino la sera dell’incendio in corso Giulio Cesare 102. Il morto non c’è stato, ma a causa dell’esplosione e del successivo incendio nell’appartamento al secondo piano a Barriera, adesso ci sono quattro persone all’ospedale per via di ustioni, anche se i feriti non sono in pericolo di vita.

Eppure, chi conosce la storia dello stabile di corso Giulio Cesare 102, di quanto successo lunedì sera non si stupisce più di tanto. Perché le denunce e le segnalazioni di situazioni critiche tra quelle mura ci sono state eccome, da più di due anni. Risale infatti al gennaio 2022 il primo blitz della polizia nello stabile. Un paio di magazzini all’interno erano stati adibiti ad abitazione e gli agenti avevano allontanato gli abusivi. «Ho comprato casa da un anno. Qui è una m... a. Abbiamo il portone rotto e più volte abbiamo dovuto allontanare delle persone che entravano dentro. E gira anche la droga», raccontava la sera dell’incendio Abdul, marocchino da 25 anni in Italia che vive al civico 102 con moglie e quattro figli.

Abusivi e illegalità ma non solo, perché l’esplosione che ha generato l’incendio è partita da una fuga di gas. Il tutto, mentre la famiglia che vive nell’alloggio deflagrato (di origine centrafricana) stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione. E appunto, un problema sono le bombole del gas. Ce ne sono parecchie in corso Giulio, sia negli alloggi che nel cortile interno, e le segnalazioni non sono mancate. «Ho telefonato ai vigili due mesi fa per quelle bombole, sono pericolose. Mi aspettavo che prima o poi sarebbe accaduto qualcosa», raccontava Leonardo Covello, che abita nell’appartamento a fianco e quando c’è stata l’esplosione è uscito in pigiama e ciabatte. «Ho visto la finestra cadere sulla pianta, ho avuto una paura terribile», ha aggiunto.

Ieri, i pompieri hanno fatto un sopralluogo e portato via proprio delle bombole dal cortile. E va detto che già a marzo 2022 in Circoscrizione 6 era stato affrontato, tramite un’interpellanza della consigliera Verangela Marino (FdI) il problema della sicurezza nei condomini dove si vive “al limite”. «E a dicembre - ricorda Marino - un alloggio di via Sesia angolo via Monte Rosa è esploso proprio per le bombole e c’erano stati dei feriti».

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