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L'arrivo di Mattarella al Museo Egizio: il presidente della Repubblica è a Torino

Il Capo dello Stato in città per i 200 anni dell'Egizio. Il saluto col sindaco Lo Russo e il governatore Cirio

Il saluto del presidente Mattarella all'entrata del Museo Egizio

Il saluto del presidente Mattarella all'entrata del Museo Egizio

Ore 12. Dopo avere lasciato Palazzo d'Azeglio, sede della Fondazione Einaudi, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato, al Museo Egizio per le celebrazioni del bicentenario del Museo. Si tratta del secondo appuntamento della giornata torinese del Capo dello Stato. 

Un saluto ai flash, la stretta di mano col sindaco Stefano Lo Russo, il governatore Alberto Cirio e il prefetto Donato Giovanni Cafagna, poi Mattarella ha varcato la soglia del Museo Egizio.

«Oggi le nuove tecnologie travalicano bende e sarcofagi. Ma la vita di ogni museo - ha detto Evelina Christillin, la presidente del Museo, appena confermata dal ministro Giuli - può fiorire solamente in una comunità di cui tutti fanno parte e ci sono integrazione e solidarietà. Cultura e formazione devono essere patrimonio di tutti. Un ringraziamento sincero va alle due nostre "patrie", l'Italia e l'Egitto. Grazie a tutti i soci fondatori, e a tutti coloro che hanno creduto al nostro progetto. Questo viaggio iniziato dieci mesi fa, riceve oggi grazie a lei signor presidente, il suo momento più bello. Ma proseguiremo ancora in primavera. Perché per festeggiare 200 anni, un giorno solo non poteva bastare».

«Il Museo Egizio non è soltanto uno dei siti culturali più noti e visitati, con oltre un milione di ingressi solo nel 2023, ma è anche un modello di gestione virtuosa imperniata sul felice partenariato tra pubblico e privato». Lo ha detto il ministro della Cultura, Alessandro Giuli. «Una struttura retta e amministrata dalla fondazione Museo delle Antichità Egizie della quale fanno parte il ministero della cultura, la Regione Piemonte, la Città di Torino, la Compagnia San Paolo e la Fondazione Crt, virtuosamente presieduta da Evelina Christillin a cui rinnovo la mia grande stima ancora oggi», ha concluso Giuli. 

Intorno alle 13, Sergio Mattarella ha lasciato, tra gli applausi dei dipendenti, il Museo EgizioQuesto pomeriggio il presidente concluderà la sua giornata nel capoluogo piemontese al Lingotto Fiere per l'inaugurazione dell'assemblea dell'Anci. «Oggi conosciamo l’Antico Egitto meglio di 200 anni fa. Tuttavia, conosciamo il passato ancora per sineddoche, la nostra percezione del passato resta pertanto tale, vale a dire una percezione. Ma i musei devono evolversi, il loro futuro - le parole del direttore Christian Greco - dipenderà dalla loro capacità di essere trasparenti e ci vorrà necessariamente il dialogo con gli attori oggi tenuti ai margini, cioè tutte quelle voci oggi escluse dalla narrazione dominante. Il museo deve essere uno spazio sicuro, dovremo essere un ponte tra le due sponde del Mediterraneo. La strada è lunga ma l’obiettivo è chiaro: accrescere la conoscenza immateriale della cultura materiale che custodiamo. La presenza del presidente Mattarella, oggi, ci spinge a guardare al futuro. L’Egizio - ha concluso - dovrà essere dotato di vita, come il Dio Sole, Per sempre».

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