l'editoriale
Cerca
Il processo
28 Novembre 2024 - 18:14
Tutto è nato da una richiesta di soldi per il crack. Seguito dalla rapina di una collana e, per compensare, la richiesta di una prestazione sessuale. E infine le botte, talmente forti da causare la morte del tassista Pasquale Di Francesco: Lino, come tutti lo conoscevano, è poi morto dopo mesi di agonia. Oggi, due anni dopo la sua scomparsa, si è conclusa l'udienza preliminare ed è arrivata la condanna di primo grado (in abbreviato) per il suo presunto assassino: il 30enne Fabrizio F. dovrà scontare 4 anni, 10 mesi e 20 giorni per l'omicidio preterintenzionale del tassista 63enne. Condannato, ma solo per la rapina, anche Gianluca P.: anche lui 30enne, gli è stata inflitta una pena di 1 anno e 5 mesi. Dovrà affrontare il processo, invece, Alessia B., 28 anni. Conosciuta per una serie di presunte truffe nella zona degli ospedali Molinette e Regina Margherita, è stata arrestata proprio ieri per una rapina in un supermercato.
I fatti risalgono al 22 giugno 2022, quando la 28enne si è rivolta a Pasquale Di Francesco, tassista che lei conosceva perché insieme consumavano crack e cocaina. Tra i due e Gianluca P., stando a quanto ricostruito durante l'inchiesta, sarebbe nata una colluttazione finita nella rapina di una collana. E ricominciata il giorno dopo, quando Di Francesco ha incontrato Alessia insieme a Fabrizio F. e ha chiesto di riavere la sua collana. Oppure di essere “rimborsato” con una prestazione sessuale. Invece è stato preso a calci e pugni da Fabrizio, all'epoca fidanzato di Alessia: botte talmente forti da aver causato, quattro mesi dopo, la morte del tassista 63enne. In mezzo, quattro passaggi in tre ospedali: subito la visita alle Molinette, con 15 giorni di prognosi per lesioni e trauma cranico; poi il passaggio al Gradenigo del 17 luglio, dove ha detto di soffrire di cervicale ma senza raccontare dell’aggressione, e al Santa Croce di Moncalieri: qui è entrato una prima volta il 3 agosto ed è stato operato per risolvere l’ematoma riscontrato durante la Tac. «Operazione riuscita», secondo i medici, che il giorno 7 lo hanno dimesso dall’ospedale di Moncalieri. Dove il 63enne è tornato in stato catatonico e un altro intervento chirurgico non ha impedito che finisse in stato vegetativo e morisse due mesi dopo per insufficienza respiratoria (era il 22 ottobre di due anni fa).
Da lì è nata l'indagine che ha escluso responsabilità dei medici e si è concentrata sui presunti aggressori di giugno. Così i tre imputati sono arrivati in tribunale, che i due uomini hanno scelto di affrontare con il rito abbreviato (che accelera il processo e consente uno sconto di pena). Il pubblico ministero Alessandra Provazza aveva chiesto 7 anni di carcere per Fabrizio, l'unico accusato di omicidio preterintenzionale. I suoi avvocati, Elisa Bossotti e Fulvio Violo, hanno respinto le accuse e chiesto l'assoluzione: «Per noi manca il nesso causale fra la colluttazione e il decesso non ci sia o sia stato interrotto. Quando è andato in ospedale, Di Francesco ha omesso di dichiarare il consumo di stupefacenti: è un fattore di rischio che non è stato considerato dai medici e neanche nelle successive perizie». Una tesi respinta dal giudice, che ha deciso per la condanna del presunto assassino e dell'altro 30enne, imputato solo per la rapina del 22 giugno (il giorno dopo non c'era). La sua legale, Elisabetta Alessandro, anticipa che farà appello. Infine Alessia, la terza imputata, affronterà il processo ordinario assistita dall'avvocato Andrea Giovetti: anche lei è accusata solo della rapina e si dichiara innocente. Ma, proprio ieri, è finita in manette per una rapina impropria in un supermercato. E su di lei pendono una serie di denunce per truffa ai danni di passanti e medici.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..