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Maxi discarica industriale alla Deltasider, via libera alla messa in sicurezza. E ora arriva il cantiere

Il Comune di Torino ha approvato un progetto da 7,5 milioni di euro per l'area in Basse di Stura

Maxi discarica industriale alla Deltasider, via libera alla messa in sicurezza. E ora arriva il cantiere

Maxi discarica industriale alla Deltasider, via libera alla messa in sicurezza. E ora arriva il cantiere

Partirà entro la prossima estate il cantiere per la messa in sicurezza permanente dell’area Deltasider, in zona Basse di Stura a Torino.

Ieri mattina la giunta, su proposta dell’assessore alle Politiche per l’Ambiente Chiara Foglietta, ha infatti approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica dei lavori, il cui importo supera i 7,5 milioni di euro, compiendo un ulteriore passo in avanti verso la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’intervento.

Si tratta di un'area di circa 72.600 metri quadri che sorge alle spalle della zona industriale di via Reiss Romoli, al fondo di via Olivetti, nei pressi del lago Bechis. Una zona che fino agli anni ’90 ha ospitato il polo siderurgico con gli stabilimenti CimiMontubi, Rifometal, Teksid e Deltasider e proprio in quest'area, almeno fino al 1998 (data di entrata in vigore del decreto Ronchi), sono stati stoccati scorie saline e di fonderia, morchie e oli esausti, in parte rimossi durante una prima messa in sicurezza nel 2001. Il sito è stato dichiarato “di interesse nazionale” ai tempi della giunta Castellani, salvo poi essere declassato a “sito di interesse comunale” negli anni successivi, una mossa che ha trasferito l’onere delle bonifiche in capo al Comune. Qui, al momento, si trova una discarica che si presenta come una "montagnola" alta circa 10-12 metri, composta da  scorie di acciaieria. 

«L’intervento di messa in sicurezza - spiegano da Palazzo Civico - consiste nella rimodellazione del cumulo di scorie di acciaieria che verranno isolate dall'ambiente circostante e da potenziali fruitori dell'area con un "capping" superficiale impermeabile (una copertura al di sopra dei sedimenti contaminati ndr). Attraverso una rete di raccolta e smaltimento le acque meteoriche saranno convogliate, mediante due tubazioni interrate sotto strada Bramafame, verso un bacino di nuova realizzazione. L’area sarà recintata con cancelli di accesso al sito sui diversi versanti a delimitazione delle aree di altre proprietà e verrà realizzata una rete di monitoraggio degli eventuali gas intersiziali».

L’approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica è propedeutico al successivo appalto integrato che sarà affidato a Scr Piemonte per conto della Città.

L'intervento sarà finanziato prevalentemente con fondi del Pnrr provenienti dal ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e destinati a riqualificare i terreni abbandonati di ex aree industriali che, data l’assenza o inadempienza del responsabile, sono a carico della pubblica amministrazione, e in parte con risorse della Regione e della Città.

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