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05 Dicembre 2024 - 06:31
Il proliferare dei campi fotovoltaici è uno dei motivi di consumo del suolo in Italia e in Piemonte
Cementificazione, disboscamento, campi fotovoltaici: ogni giorno in Piemonte perdiamo aree verdi grandi come due campi da calcio.
Il consumo di suolo in Italia e nel Piemonte rimane ancora troppo elevato. A descrivere l’andamento del fenomeno è il rapporto SNPA (Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente) “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” che in questa edizione pubblica le stime per tutte le regioni, le province e i comuni italiani relative al 2023.
In Italia nel 2023 risultano cementificati più di 21.500 km quadrati. In aumento la cancellazione del suolo ormai irreversibile con nuove impermeabilizzazioni permanenti pari a 26 km quadrati in più rispetto all’anno precedente. La Valle d’Aosta e la Liguria sono le uniche regioni sotto i 50 ettari consumati: la Valle d’Aosta, con +17 ettari, è la regione che consuma meno suolo, seguita dalla Liguria (+28) che si contiene al di sotto di 50 ettari. Gli incrementi maggiori per l’ultimo anno si sono verificati in Veneto (+891 ettari), Emilia-Romagna (+815), Lombardia (+780), Campania (+643) e Piemonte (+553). Escludendo le aree ripristinate segnano gli aumenti maggiori Emilia-Romagna (+735 ettari), Lombardia (+728), Campania (+616), Veneto (+609) e il Piemonte che con il suo +533 raggiunge un totale di suolo occupato da superfici artificiali di 170.769 ettari, il 6,72 % dell’intera area regionale. Per dare un’idea del consumo di suolo del 2023, è come se ogni giorno fosse stata trasformata in area artificiale una superficie equivalente a 2,1 campi da calcio.
Il Piemonte si conferma quindi tra le regioni italiane in cui, in termini di nuovi consumi, il fenomeno risulta più marcato, con valori peraltro in controtendenza rispetto alle dinamiche demografiche, visto che gli abitanti diminuiscono. Al processo quest’anno contribuisce in maniera rilevante anche l’installazione di campi fotovoltaici a terra, con oltre 60 ettari concentrati soprattutto tra alessandrino, biellese e cuneese.
A livello provinciale quest’anno emerge il dato di Alessandria che con 165 ettari risulta la provincia con i consumi maggiori, seguita da Torino (109) e Cuneo (107). Nella Città Metropolitana di Torino gli interventi più importanti riguardano alcune opere infrastrutturali come lo svincolo tra la frazione Aré e Caluso e l’ampliamento della SS26 e nuovi insediamenti commerciali nella zona nord di Torino. Sempre a Caluso è da segnalare l’ampliamento di un grosso piazzale in area industriale e un nuovo insediamento in area produttiva a San Gillio.
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