Cerca

Il dato

Le famiglie torinesi stritolate dai debiti: «Aumentate del 23% negli ultimi 2 anni»

I dati della fondazione “La Scialuppa”: «In difficoltà a pagare mutuo, bollo auto, tasse e visite mediche»

Meno debiti dal 2022: dopo un +23% post covid, calano le richieste di aiuto alla Fondazione anti usura

Rate del mutuo, bollo auto, Tari, ma anche semplicemente bollette o una visita del dentista. Sono tante le famiglie che in alcuni momenti vanno incontro a ristrettezze economiche. E che per questo smettono di pagare ciò che non è strettamente necessario alla sopravvivenza della famiglia. In crescita del 23% dalla fine del 2022.

Lo sa bene Luciana Malatesta, tra i consiglieri della fondazione antiusura “La Scialuppa”, che dal 1998 ha ascoltato e supportato circa 18mila nuclei familiari. Attraverso un reticolo che un passo alla volta si è esteso a tutte le province piemontesi e ad Aosta, divenendo la prima fondazione per attività del Piemonte e la terza in Italia (a breve, poi, grazie a un protocollo d’intesa tra la Circoscrizione 7 e la Fondazione, potrebbe esserci un ulteriore sportello presso la sede del centro civico di corso Vercelli).

Si tratta perlopiù di indebitamenti bancari o finanziari - secondo le stime circa il 60% - ma non solo. Una fetta importante è anche coperta da quanto dovuto all’erario - ovvero ad Agenzia delle entrate, Soris e Regione Piemonte - e quindi tasse, tributi e imposte varie da pagare - un buon 25% - e il residuo relativo a debiti di diversa natura. «In alcuni casi abbiamo comprato una stufa, o pagato alcune bollette», spiega Malatesta. A volte, quindi, basta pochissimo per far risollevare il capo alle famiglie.

E i numeri forniti dalla Fondazione sono nel complesso positivi: dai 1028 nuclei che si sono rivolti alla fondazione nel 2014, si è passati alle 615 del 2024. Ma negli ultimi anni il trend si è invertito. «Nel 2020 si sono dimezzati - abbassandosi a 500 - soprattutto per le moratorie su mutui e finanziamenti concesse durante il covid. Stop agli sfratti e alle cartelle esattoriali. Insomma una moratoria globale», segnala la dottoressa. Per poi salire di circa il 23% da fine 2022.

Di questi, però, non tutti accedono alla funzione garante dell’ente. Anzi, meno della metà. «Un buon 30% delle persone che ascoltiamo neanche si rifà vivo», spiega Malatesta. E solo il 15% infine risulta idoneo a un intervento della fondazione.

Ci sono, infatti, determinati check da fare, e documenti da fornire, come l’estratto conto degli ultimi sei mesi almeno. «A volte da quello si evince che siamo davanti a una persona ludopatica, lì cerchiamo di intervenire congiuntamente con il Serd. E solo dopo il completamento del percorso possiamo prenderla in carico», racconta Malatesta.

In quel caso, poi, si attiva il principale ruolo della Fondazione: quello di fare da garante a persone a cui normalmente nessun altro lo farebbe mai. Grazie a un importante fondo - per metà pubblico e per metà fornito da Fondazione Crt - che ammonta a un totale di poco più di 11 milioni, e a una corsia dedicata, le banche consentono a La Scialuppa un moltiplicatore molto basso. Per ogni euro di garanzia data: 200 o 300 euro finanziati. Questo, unito alla possibilità di concordare con la Fondazione rate anche molto piccole, determinano l’alto successo dell’ente. «Abbiamo un tasso di insolvenza molto basso, intorno all' 8,9%. Il che vuol dire che a volte ci vuole più tempo, ma che veniamo comunque rimborsati dalle persone cui facciamo da garanti», conclude infine la dottoressa.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.