Cerca

La tragedia

Fratelli morti nella valanga, la famiglia: «Perché la guida li ha fatti sciare?»

Comunità sotto shock a Torre Pellice e Luserna San Giovanni, dove i Boer erano conosciuti per lo studio dentistico

Fratelli morti nella valanga, la famiglia: «Perché la guida li ha fatti sciare?»

Parapendio, moto, sci, bici: Mattia e Daniele Boer erano appassionati di ogni tipo di sport, anche i più estremi. E, insieme al fratello Simone, documentavano le loro “avventure” con foto e video sui social: «Erano i ragazzi più uniti che io abbia mai conosciuto - li ricorda fra la lacrime una zia, Manuela - Si adoravano e sognavano di fare questo viaggio in Svezia, anche per ritrovarsi e festeggiare i compleanni. Hanno realizzato il loro sogno e, anche se si è concluso in questo modo, sono riusciti a stare insieme fino alla fine».

I due fratelli, infatti, hanno perso la vita durante questo viaggio. E pensare che era la loro ultima discesa della giornata, come racconta Silvia Canonico, cognata di Mattia Boer: «Erano in Svezia da domenica per fare heliski ma giovedì erano usciti per la prima volta dopo tre giorni di bufera. Non capisco perché la guida li abbia lasciati andare se c’era pericolo».
C’era lei, ieri, a Luserna San Giovanni, nella casa dove sua sorella Bruna viveva con l’odontotecnico morto sotto la neve (dove c’è anche il suo laboratorio). Tocca proprio alla zia prendersi cura dei tre figli della coppia, visto che Bruna era con il marito in questo viaggio con base al resort Niehku Mountain Villa di Roksgransen. E gli altri parenti sono partiti per la Svezia: i genitori, uno zio e la moglie di Simone, dentista e unico sopravvissuto dei tre fratelli. Lì, ad attenderli, ci sono la moglie di Mattia e Pauline, la compagna di Daniele, anche lui papà di tre bambini e residente a Ginevra (in Svizzera, dove lavorava come agente immobiliare).

Prosegue la signora Silvia: «Siamo già in contatto con un’agenzia funebre per il rientro delle salme, anche se adesso aspettiamo che il corpo di Daniele venga portato dall’ospedale di Tromso (in Norvegia, ndr) a Kiruna, dov’è stato portato Mattia. Ma prima di tutto verrà effettuata l’autopsia sui corpi di entrambi».

Intanto a Luserna San Giovanni e Torre Pellice, dove l’intera famiglia è molto conosciuta, due comunità sono sconvolte per questa tragedia: «Sono tutte persone solari e positive, con grande voglia di fare» li ricorda con il sorriso Paolo Pronello, che ha un negozio di bici al confine fra i due paesi. Lì, a pochi metri di distanza, c’è lo studio medico e dentistico gestito da Mattia e Simone Boer insieme al papà Silvio: «Sono tutti dei bravissimi ragazzi, siamo tutti sconvolti per questa tragedia» riflette la signora Rita, una cliente.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.