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David Bowie come non l’avete mai visto: scatti inediti tra famiglia, memoria e palco

A Saint-Rémy-de-Provence una mostra fotografica rivela il volto più intimo del Duca Bianco

David Bowie come non l’avete mai visto: scatti inediti tra famiglia, memoria e palco

L'iconica star è ancora influente nella cultura di massa nonostante la sua morte

We can be heros just for one day. Ma sei giorni fossero di più? Dopo il successo parigino a Saint-Rémy-de-Provence si inaugura la mostra fotografica David Bowie, Mister Jones, un viaggio intimo e visivo nella vita del Duca Bianco attraverso 150 fotografie molte delle quali mai esposte prima.

Ideata da David Lawrence la rassegna si distingue per lo sguardo personale e inedito con cui ritrae l’artista. «Di solito, quando si scrive una storia, si cerca una foto che la accompagni. Stavolta è successo il contrario: cercando immagini, abbiamo trovato racconti. E alcune foto non le avevamo mai viste prima. È stato straordinario», racconta Lawrence. La mostra raccoglie gli scatti di quattro fotografi di culto come Philippe Auliac, Michel Haddi, Markus Klinko e Denis O’Regan  che hanno contribuito a costruire l’iconografia di Bowie.

Tra le immagini più sorprendenti una foto del 1976 firmata Auliac scattata subito dopo un concerto del tour Station to Station mai mostrata al pubblico. Ma il vero cuore della mostra batte nelle fotografie che svelano un David Bowie inedito nella sua dimensione più familiare con i genitori, sulla spiaggia con il padre, persino accanto al ricordo del nonno paterno caduto l’ultimo giorno della Prima Guerra Mondiale e sepolto nel nord della Francia. «Sono immagini che raccontano una storia che non ci si aspetta. Foto intime, lontane dalla scena», prosegue Lawrence. Tra le perle anche uno scatto del 1974 di Denis O’Regan che ritrae Bowie mentre passeggia per Londra, nell’epoca del Thin White Duke, tra Station to Station, Low e Heroes

David Bowie, Mister Jones promette di emozionare non solo i fan dell’artista, ma anche chi è interessato alla fotografia come strumento narrativo. In mostra, ogni scatto è una porta aperta su un momento, una persona, un tempo. Tra immagini iconiche e ritratti dimenticati la leggenda di Bowie si riscrive una fotografia alla volta.

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